Ilaria Bagnati blogger di @ilariaticonsigliaunlibro
Tre fantasmi è stato scritto da Margaret Oliphant, vissuta in piena epoca della Regina Vittoria (1837-1901). La Oliphant è stata una scrittrice prolifica, ha scritto romanzi, saggi, racconti ed è stata critica letteraria.
I racconti contenuti nel libro sono tre: La camera segreta, La ragazza che non voleva lasciare la terra e Il passaggio, tutti come è ovvio hanno tra i suoi protagonisti un fantasma. Il primo racconto ha come protagonista John Randolph, Lord Lindores che, raggiunta la maggiore età torna a casa in Scozia per i festeggiamenti.
Il padre dovrebbe rivelargli il contenuto della camera segreta presente nel castello. Così avviene, Lindores non si aspetta che lì dentro ci sia un fantasma, ma chi è? da dove viene? è un uomo? un demone? Lindores decide di affrontarlo, chi avrà la meglio?
Protagonista del secondo racconto è Edmund Coventry, un giovane uomo benestante che gode di grande stima, tanto da essere invitato alla cena di Natale nella proprietà di Daintrey. In precedenza protetto di Sir Robert, Edmund è secondo Lady Beresford, un buon partito per la figlia Maud. Durante il soggiorno a Daintrey Edmund incontra una donna al di fuori della dimora, si innamora di lei perdutamente, non riesce a togliersela dalla mente.
Quando scoprirà che si tratta di un fantasma come reagirà? Riuscirà a non impazzire? Il terzo e ultimo racconto, Il passaggio, vede come protagonista Roland, giovane ragazzo che si è traferito con la famiglia dall’India a Brentwood. Il ragazzo dice di aver sentito delle voci nelle rovine vicine a casa. Sono voci che si lamentano, sono voci disperate. Tutti, compreso il medico, pensano che sia la febbre a fargli sentire queste voci. Chi vuoi che ci sia in quelle rovine? Il padre cerca di calmare il figlio e gli promette di andare a controllare.
Quelle voci esistono davvero e il padre di Roland vuole capire da dove provengono, chi si lamenta in quel modo nel cuore della notte?
Questo è l’unico racconto dei tre ad essere raccontato in prima persona (dal padre di Roland). Dei tre quest’ultimo è quello che ho apprezzato maggiormente perché l’ho trovato più elaborato, articolato e accurato. Interessante è leggere del rapporto tra padre e figlio sia nel primo che nel terzo racconto, un rapporto fatto di complicità e rispetto. Le donne, come si sa, in quell’epoca hanno sempre un ruolo secondario, defilato e così emerge dai racconti della Oliphant.
Come si può leggere nelle prime pagine del libro la Oliphant è stata una donna intraprendente, che si è rimboccata le maniche e ha mantenuto i suoi tre figli da sola dopo la morte del marito. La sua è stata una vita dura, segnata da diversi lutti, quello del marito prima e dei figli poi.
Ciò non l’ha ostacolata nella sua attività di scrittrice, anzi, forse questi lutti l’hanno spinta a riportare su carta il suo dolore elaborandolo ed affrontandolo in modo positivo. Le atmosfere gotiche, la suspence, gli scricchiolii, le voci, le apparizioni, fanno di questi tre racconti dei piccoli gioielli della letteratura del tempo. Mi piacerebbe leggere altro della Oliphant, sono felice di averla scoperta grazie alla casa editrice.
L’introduzione iniziale, i dettagli grafici del libro e le illustrazioni fanno di Tre fantasmi un libro molto bello esteticamente e completo.
@ilariaticonsigliaunlibro. Nel suo blog si presenta così: “Mi chiamo Ilaria e sono dottoressa in psicologia clinica in procinto di abilitarmi alla professione di psicologa. Per ora faccio la mamma ed è un lavoro a tempo pieno. Le mie passioni più grandi sono la lettura e la psicologia e quando le posso unire vado in estasi.” Seguila sui suoi canali social: Instagram Facebook, Pinterest, Goodreads e sul suo blog. L’appuntamento su LibroSì Lab con le sue recensioni e interviste che strizzano l’occhio alle novità e autori emergenti è ogni quindici giorni, di lunedì.