“Buona sera sindaco, di notte dormo molto poco, ma penso tanto e a volte mi vengono in mente idee che vorrei condividere con altri a seconda dell’argomento.
Sono nata ad Orvieto a pochi metri dal Duomo, ma quello che mi ha fatto tanta compagnia in ogni momento della giornata e della notte è il Maurizio, forse l’automa più antico ď Italia. Ci parlavo e lui non solo mi ascoltava, ma a suo modo mi rispondeva e come Signore di altri tempi, mi rispondeva educatamente. Riempiva con i suoi rintocchi le ore del giorno ma soprattutto quelle della notte.
A volte il suo orologio non era poi così preciso ma si sa la precisione lasciamola all’elettronica e alle diavolerie moderne. Nessuno pretendeva da lui la precisione, ma ora non suona più da diverso tempo. Le giornate sono diventate più tristi, le notti troppo silenziose e mi rendo conto che manca qualcosa. Orvieto è bella anche per queste particolarità che non sappiamo più apprezzare. Qualcuno ha detto che è fastidioso il suono della campana. Che tristezza non apprezzare più i rintocchi e trovarli addirittura fastidiosi. Prima Maurizio era un qualcosa di vivo ora non è più niente. Segno dei tempi moderni e del relativo appiattimento”.
Maria Donata Sensi
A Orvieto la VII edizione de “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”
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