Il Museo Emilio Greco di Orvieto, che conserva la più importante raccolta pubblica di opere del grande maestro e che da alcuni anni è inserito nel circuito del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, accoglie un evento volto a celebrare la Giornata Internazionale della Donna attraverso l’arte. La serata è organizzata dalle associazioni Lettori portatili, Il filo di Eloisa e Fidapa in collaborazione con l’Opera del Duomo – MODO, Archivi Emilio Greco e con la partecipazione di Alberto Romizi e Patrizio Dominici, cultori appassionati della canzone napoletana, come lo fu Emilio Greco.
La data è quella di domenica 8 marzo alle ore 17.
Attraverso il flusso della musica e le canzoni interpretate da Roberto Murolo, che Greco ha intonato fino agli ultimi anni, si articolerà un percorso di letture tratte prevalentemente da scritti di Emilio Greco, prose e poesie interconnesse con la produzione artistica e con le tante figure femminili che vi sono rappresentate.
La Donna-Idea che è, infatti, al centro dell’impegno artistico di Greco prende vita non come un’idea condizionante e impositiva della donna ma come una affermazione allusiva, cifrata e inafferrabile dell’idea-forma. La figura umana, scelta nell’accezione femminile, diventa un instancabile laboratorio di composizione poetica e musicale, di variazione continua sul tema assoluto e precario della creazione artistica.
Fermo nel rifiutare convenzioni e schemi nell’Italia del dopoguerra, fu pronto a liberare attraverso le potenzialità della forma la psicologia, la vitalità, la pienezza dell’identità della donna, il suo ruolo nella società, nella cultura e nell’arte.
Nel Museo Emilio Greco, nato dal dono amorevole dell’artista e divenuto luogo di profonda emozione, possiamo oggi incontrare le grandi figure accoccolate, sedute, bagnanti e pattinatrici, solari nella Memoria dell’Estate o ermetiche nella loro esistenza, Zenobia, Olimpia, Ifigenia, Anna, Micaela, Maria, Estrellita, e conoscerne l’anima e la storia, attraverso le parole dello scultore che, come nella bellissima immagine, si pose al centro della donna.
Così, a 25 anni dalla scomparsa dell’artista, questo museo ancora ne restituisce pienamente la storia personale e con essa le storie di donne, attraverso un’epoca di grandi cambiamenti culturali che si rispecchiano nella continua tensione tra razionalità e sensualità che rimane contenuto moderno di assoluta attualità dell’arte.
A Orvieto la VII edizione de “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”
Sabato 20 e domenica 21 aprile 2024 la Fondazione Umberto Veronesi torna nelle principali piazze italiane con la...