Martedì 4 febbraio si è tenuto l’incontro tra la Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile e l’assessore regionale Enrico Melasecche. Un incontro, in realtà, del tutto interlocutorio con la presenza dell’assessore solo per pochi minuti, chiamato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, per affrontare il problema Coronavirus.
“L’assessore ci ha informato di aver avuto sollecitazioni dallo stesso Servizio Regionale per affrontare la drammatica situazione del Sistema Regionale di Protezione Civile – ha spiegato Giuliano Santelli, presidente della Consulta – Nella giornata di mercoledì 5 febbraio, ci è stato comunicato che la Presidente Tesei visiterà il Centro Regionale di Protezione Civile per un confronto con il dirigente del Servizio per avere un quadro della situazione più definito.
Con il nuovo direttore, Stefano Nodessi, e con Roberto Perfetti, collaboratore dell’assessore, abbiamo per l’ennesima volta illustrato il nostro punto di vista sulla situazione del Sistema Regionale. Per quanto riguarda il suo rilancio abbiamo sostenuto come sia prioritario operare immediatamente riformando la Legge n. 26 del 1988 adeguandola in ottemperanza alla Legge n. 1 del 2018, nuovo Codice di Protezione Civile. Una legge organica dotata di copertura finanziaria certa per l’intero servizio e ed il volontariato.
Per quanto attiene nello specifico del volontariato – ha aggiunto Santelli – abbiamo ribadito la necessità di un finanziamento minimo di 300.000 euro, quanto stanziato dalla precedente Amministrazione Regionale, un’adeguata attenzione al tema della formazione dei volontari, alla costituzione della colonna mobile regionale, alla soluzione dell’annosa questione delle visite mediche, la definizione di tariffe assicurative dei mezzi in dotazione al volontariato a carico dell’Ente Regione e l’esenzione del bollo di circolazione per i gruppi comunali. Visite mediche periodiche dei volontari a carico del Sistema Sanitario Regionale.
Per quanto attiene il riassetto generale del Sistema di Protezione Civile, abbiamo proposto che l’A.I.B. e il monitoraggio dei presidi idraulici facciano capo alla Protezione Civile Regionale, così come il monitoraggio strumentale. Tutto questo ovviamente trovi spazio nella nuova legge regionale, comprese le convenzioni coni vari territori. Abbiamo ribadito, inoltre, la centralità dell’Ente Provincia quale soggetto di riferimento istituzionale intermedio in materia di pianificazione e supporto dei vari territori, definendo inoltre come positiva l’esperienza del progetto Aree Interne”.
Nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri con la Seconda Commissione Consiliare Regionale e con i capigruppo per sensibilizzare ulteriormente la politica regionale. “Abbiamo, infine, ribadito che la Protezione Civile non appartiene a nessuno schieramento, che non parteciperemo allo sport nazionale che è sempre colpa di chi c’era prima, che i buchi di bilancio hanno responsabilità a giorni alterni. Vorremmo, invece, sapere quali sono le idee ed i progetti di chi governa la Regione. Se non arriveranno risposte a queste nostre proposte, ribadendo la piena disponibilità ad un ulteriore e serrato confronto – annuncia il Presidente della Consulta – dichiareremo lo Sciopero Bianco del Volontariato. Nelle prossime settimane proporremmo, inoltre, la nostra presenza in tutte le nostre comunità locali spiegando le ragioni del volontariato in difesa dei nostri cittadini”.