ORVIETO – Si è concluso giovedì 12 dicembre il primo e intensamente partecipato evento di “Trame di Comunità”, il progetto di “innovazione sociale” presentato da un’associazione temporanea di imprese costituita dalla Coop.Soc. “Il Quadrifoglio”, la Cooperativa di Comunità O.A.S.I, l’Associazione “Val di Paglia bene comune” e l’associazione “Senza Monete”. Una tre giorni – pubblica, aperta, informale – organizzata sia per dare continuità agli impegni assunti in fase di progettazione sia per riunire gli attori reali della cittadinanza attiva e del Terzo settore in quella “comunità di pratiche” per lo sviluppo e il welfare di comunità che è l’obbiettivo principale di Trame di Comunità.
Tre i temi trattati nelle rispettive giornate: l’Economia del dono, Capitale sociale per lo sviluppo di comunità e per il welfare, Patrimonio territoriale per lo sviluppo di comunità e per il welfare. La finalità di questi ragionamenti e riflessioni “a voce aperta e libera” è stata tutt’altro che astratta: non un parlare teorico ma un’attività propedeutica necessaria alla creazione di servizi innovativi nel settore sociale a Orvieto e nell’Orvietano. L’idea da rendere reale è quella di una “fabbrica della comunità e del sociale” ossia di un “Community hub” che è, insieme “un osservatorio, un laboratorio, un catalizzatore, un presidio di innovazione sociale permanente che dà corpo a una ‘comunità di pratica’ fondata sulla partecipazione diffusa, la sussidiarietà e sulla reciprocità degli scambi tra pari”.
Nell’occasione, sono stati presentati gli strumenti di “Trame di Comunità”: il blog, il wiki, i forum telematici ma anche i laboratori “vis à vis”, i seminari, gli spazi di partecipazione e condivisione. Vediamo ora più dappresso i temi discussi nei tre forum.
Economia del dono – Secondo quali forme ed espressioni si definisce l’economia del dono nell’Orvietano? Anzi: di cosa è fatta questa economia? Anzitutto di esperienze reali, quali l’Emporio del Riuso e dello Scambio, il Market Solidale, o del costituendo “Mercato e vetrina dell’economia solidale”. Un’economia non monetaria, basata sullo scambio e che prefigura un rapporto diverso con il valore dei beni, lo spreco, le relazioni sociali ed ecologiche. Un’economia che si affianca a quella centrata sul valore di scambio che non produce profitto ma, essenzialmente, relazioni, reciprocità, mutuo-appoggio entro una cornice “ortodossa” che è quella dell’economia circolare.
Capitale sociale per lo sviluppo di comunità e per il welfare – questo focus, dedicato allo sviluppo e welfare di comunità, ha avviato un confronto su esperienze, strumenti e progetti – campeggi e laboratori estivi; animazione e sistema territoriale delle biblioteche e CAG; laboratori tematici di teatro e musica; eventi e giornate a tema su civismo, cittadinanza attiva e patrimoni culturali; orientamento e accompagnamento, individuale e di gruppo, verso l’autonomia e il lavoro; maggiordomo di comunità; Taxi rurale – destinati a definire un modello innovativo servizi di cittadinanza anche in connessione con le misure previste dalla Strategia delle Aree Interne. Patrimonio territoriale per lo sviluppo di comunità e per il welfare – giornata di confronto sulla governance dei beni comuni, sulla progettazione partecipata di interventi di riqualificazione e recupero di spazi fisici in ambito urbano e periurbano. Alcuni esempi di temi trattati: Parco Urbano del Paglia, P.A.A.O , Riserva MaB Unesco, Area Interna Sud-Ovest Orvietano.
Al termine della tre giorni – realizzata all’interno della nuova sede della Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” sono stati costituiti tre gruppi di lavoro per dare continuità e contenuti ad una metodologia di innovazione sociale che, per la prima volta nell’Orvietano, assume una dimensione sistemica avvalendosi di risorse del bando per “Progetti sperimentali del terzo settore – Azioni innovative di welfare territoriale misure POR FSE 2014-2020 Regione Umbria” – , prefigurando una “pianificazione strategica sperimentale” delle attività del Terzo Settore del territorio.