“Accolgo con grande soddisfazione l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento, che vede come primo firmatario il senatore umbro Luca Briziarelli e di cui ho condiviso la presentazione e seguito l’iter anche attraverso gli uffici regionali, che assegna 3 milioni di Euro, 1 per ogni anno dal 2020 al 2022, alla Regione dell’Umbria per la messa in sicurezza, tutela e manutenzione della rupe di Orvieto e del Colle di Todi”: lo afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, evidenziando che “è una decisione che si muove nella direzione della salvaguardia del nostro prezioso patrimonio paesaggistico, storico, ed artistico”. “Ringrazio i firmatari dell’emendamento e i membri della Commissione – ha detto la presidente – per l’attenzione e la sensibilità dimostrata, che sono certa sarà confermata in Aula”.
“Viva soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in Commissione Bilancio del fondamentale emendamento a mia prima firma che riguarda i Comuni di Orvieto e di Todi”. Sono queste le parole del senatore lacustre della Lega, Luca Briziarelli che continua “L’emendamento, a valenza nazionale, rappresenta un contributo alla Regione dell’Umbria per il monitoraggio e gli interventi sulla rupe di Orvieto e il Colle di Todi. Un iter condiviso sin dal principio con la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Recuperando la felice intuizione – dice Briziarelli – che aveva portato 40 anni fa all’approvazione della Legge 230 del 1978 per la tutela e valorizzazione delle due rupi (che era stata successivamente abrogata nel 2008), questo intervento assegna all’Umbria 3 milioni di euro da qui al 2022 e permetterà di tenere in sicurezza il territorio e intervenire qualora fosse necessario”. In particolare in considerazione del rischio idrogeologico, tipico di alcune aree del paese, suscettibile di mettere a rischio la conservazione del patrimonio culturale, archeologico, storico ed artistico, sono considerati interventi prioritari quelli delle aree della rupe di Orvieto e del Colle di Todi, già oggetto di lavori di mitigazione del rischio idrogeologico per frane.
“La Regione Umbria – continua il senatore del Carroccio – provvederà al riparto delle risorse tra i due comuni interessati e a effettuare direttamente il monitoraggio attraverso la strumentazione installata esistente. Ringrazio tutti i colleghi della Commissione Bilancio che con il loro lavoro hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato ed in particolare a Roberta Ferrero, Erica Rivolta, Antonella Faggi, Paolo Tosato e Cristiano Zuliani. Questo era un impegno che avevo assunto con il territorio, l’Amministrazione di Orvieto e le associazioni ambientaliste – conclude Briziarelli – nel novembre del 2018, durante la visita ufficiale condotta insieme all’ora Sottosegretario all’Ambiente On. Vannia Gava che cadeva proprio nell’anniversario dei 40 anni dall’approvazione della Legge speciale per la rupe di Orvieto e il colle di Todi”.
Un provvedimento molto importante per Orvieto, quindi, di cui ringrazio il senatore Luca Briziarelli, che dal novembre 2018 ha lavorato per questo obiettivo, e la presidente della Regione Donatella Tesei che ha condiviso questo percorso dall’inizio nel suo ruolo di senatrice. L’auspicio è che ora il Parlamento confermi in aula il consenso evidenziato in commissione dalle forze politiche per poter programmare quanto prima gli interventi necessari a tutela e valorizzazione della Rupe di Orvieto”.
La Legge n. 230/1978
In seguito dei fenomeni franosi che avevano interessato la Rupe di Orvieto e il Colle di Todi negli anni settanta, culminati nella frana di Cannicella in Orvieto del 1977, i due abitati, già dichiarati da consolidare a cura e spese dello Stato con decreti del Regno d’Italia nel 1916 e nel 1935 perché colpiti e minacciati da frane, furono oggetto di una attenzione particolare di tutto il Consiglio Regionale dell’Umbria e del Parlamento della Repubblica, che nel 1978 varò una Legge Speciale per la salvaguardia del patrimonio paesistico, storico, archeologico ed artistico delle due città: la Legge n. 230/1978.
L’eccezionalità del provvedimento, frutto di larghe sinergie e di una grande coesione culturale e politica, la qualità dei progetti di consolidamento e dei lavori che si avviarono, condotti sotto la responsabilità della Regione Umbria d’intesa con i due Comuni di Orvieto e di Todi, portò le due città all’attenzione nazionale e internazionale, tanto che nel 1980, a Belgrado, alla XXI° Conferenza Generale UNESCO, rappresentarono il Paese come esempio Italiano di intervento globale di salvaguardia. Si avviarono così nelle due città percorsi culturali, politici e tecnici virtuosi che generarono il “Progetto Orvieto” e un progetto Todi, sostenuti e assecondati dalla Regione Umbria. Si affrontarono, con un approccio globale e innovativo per quel periodo storico, sia il complesso tema del contrasto al rischio idrogeologico integrato con la rigenerazione urbana, sia la tutela e conservazione dei Beni Culturali e Paesaggistici di cui sono ricche le due città.
Un insieme complesso e variegato, che comprende la Rupe e il Colle con i loro paesaggi mozzafiato, “grandi bellezze” e patrimoni inestimabili che appartengono non solo agli Orvietani e ai Tuderti o agli Umbri, ma all’intera umanità.
Con l’evento del 25 maggio 2018 in Orvieto si avviano le celebrazioni del Quarantennale della Legge 230/1978.
Seguiranno già a Giugno a Todi e poi ancora ad Orvieto altri appuntamenti per trattare in termini tecnici e culturali le varie tematiche affrontate e le tipologie di intervento realizzate, condotte sempre con un approccio globale partecipato, approccio che rappresenta ancora oggi un modello di riferimento, come raffronto e stimolo verso le future azioni di gestione del rischio residuo e di gestione e difesa del territorio dalle frane.