ORVIETO – Un vero e proprio successo per il Presepio di Giuda allestito ne Il Pozzo della Cava. Dopo aver aperto i battenti il 23 dicembre gli organizzatori già tirano un primo bilancio. E che bilancio. Ispirata al Vangelo di Giuda Iscariota, la 31° edizione del Presepe nel Pozzo ha sorpreso tutti con una versione totalmente inusuale della narrazione della Natività. A raccontare gli eventi è infatti un Giuda Iscariota totalmente riabilitato, che fa mettere in discussione parecchie certezze dei numerosi visitatori: dal presunto tradimento all’ipotizzato suicidio, arrivando perfino a minare le origini dell’antisemitismo.
«Lo Strumento», è questo il titolo del Presepe nel Pozzo 2019-2020, a ricordare come Giuda Iscariota, passato alla storia come il peggiore dei traditori, sia stato lo strumento attraverso cui Gesù ha potuto manifestare la propria divinità attraverso la resurrezione.
L’allestimento, realizzato con realistici personaggi animati a grandezza naturale nei sotterranei ricchi di ritrovamenti etruschi e medievali, sta riscuotendo già dai primi giorni apprezzamenti unanimi anche da parte del clero e dei numerosissimi visitatori, per nulla scandalizzati nemmeno dalla cruda scena dell’impiccagione di Giuda e della crocifissione di Gesù, rappresentata in maniera quanto mai filologica.
Ad arricchire l’evento la colonna sonora firmata Antonella Ruggiero e una singolare mostra sulle monete del tempo di Gesù. Il Presepe nel Pozzo resterà aperto fino al 12 gennaio ed è visitabile tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 20.