di Roberto Ausilio
A chi di voi non è mai capitato di avere qualche dubbio rispetto alla capacità di soddisfare il partner? L’ansia da prestazione sessuale è un fenomeno molto diffuso soprattutto tra gli uomini in quanto il meccanismo dell’erezione è particolarmente sensibile ai nostri stati mentali. Molto spesso l’ansia da prestazione è associata al timore di essere inferiori, un po’ vergognosi, è collegato a delle convinzioni autolimitanti che ci fanno dubitare rispetto alla nostra capacità di essere efficaci ed efficienti nel rapporto sessuale.
Dobbiamo innanzitutto considerare che è un fenomeno psicofisico e che coinvolge allo stesso tempo e nello stesso momento mente e corpo. Molto spesso quello che avviene nell’ansia da prestazione è una medicalizzazione del problema. L’uomo che ha ansia da prestazione sessuale, e relativi problemi di erezione, corre subito dal medico e inizia una serie di iter andrologici per accertare che non ha nulla di organico.
Nella stragrande maggioranza dei casi in effetti non c’è proprio nulla di organico, piuttosto ci sono tutta una serie di convinzioni limitanti, di problematiche psicologiche e di pattern psicofisici che rendono sempre più probabile la défaillance.
Ma come agisce l’ansia da prestazione sessuale?
Innanzitutto dobbiamo considerare che l’erezione è un fenomeno complesso che interessa contemporaneamente mente e corpo. In condizioni normali durante l’eccitazione avviene il rilascio di una serie di ormoni, di stimoli elettrochimici, biologici che vanno a facilitare l’erezione attraverso un maggiore afflusso sanguigno che va ad irrorare i corpi cavernosi del pene.
E’ un meccanismo che sfugge al controllo cosciente, nel senso che più ti rilassi e più fai in modo che le cose vadano da sole per il verso giusto. In assenza di eccessivi blocchi psicofisici il meccanismo dell’erezione è un qualcosa di spontaneo e di fluido. La paura di non farcela invece crea uno stato di agitazione interno che si ripercuote innanzitutto sul respiro, smetti di respirare in maniera ampia, in maniera diaframmatica e questo non favorisce quel rilascio di ormoni dell’eccitazione e infine si ripercuote sull’irrorazione sanguigna che facilita l’erezione del pene.
Inoltre se sei agitato il tuo corpo produce adrenalina, noradrenalina e il cortisolo (l’ormone dello stress) che sicuramente non facilitano il processo dell’erezione ma anzi lo inibiscono. Immagina un grosso fiume che non scorre bene perché al suo interno ci sono dei grossi massi che ne impediscono il libero scorre. Se si attiva troppo eccessivamente il sistema nervoso di tipo simpatico che è quello relativo all’ innalzamento dell’attivazione fisiologica, non andrai incontro ad una vasodilatazione che favorisce l’erezione del pene ma piuttosto andrai incontro ad una vasocostrizione che rende difficile se non impossibile il meccanismo erettile.
Ma allora che possiamo fare per liberarci dalla nostra ansia da prestazione e vivere serenamente la nostra vita sessuale? Intanto ti dico 7 azioni che è meglio che tu non faccia, peggiorerebbero solamente il problema e andresti incontro ad una recrudescenza dei sintomi e a una cristallizzazione della situazione in corso.
1- Preoccuparsi
Preoccuparsi non serve a niente perché se ti preoccupi non fai altro che innescare all’interno del tuo organismo quelle reazioni psico-fisiologiche che inibiscono l’erezione.
2 – Vergognarsi
E’ capitato più o meno a tutti, ci sta è normale, anche perché spesso la perdita dell’erezione è collegata per esempio alla stanchezza, stress psicofisico, difficoltà emotive che sono relative ad un unico momento. Se tu ti vergogni di te stesso come uomo sicuramente non faciliti le cose.
3 – Minimizzare
“Ah non è successo nulla” non ne parli con nessuno fai finta che non sia successo però a livello inconscio quella roba continua a lavorare e quel tarlo si insinua nella tua mente “Se dovesse succedere di nuovo?”
4 – Amplificare
Sei lì che ne fai una tragedia, non fai altro che parlarne col tuo partner, non fai altro che parlarne col tuo medico non fai altro che sentirti la vittima di tutto l’universo. Amplificare queste sensazioni negative ti impedisce di risolvere il problema perché il problema diventa il centro focale di tutta la tua vita.
5 – Ossessionarsi
Non fai altro che pensare al tuo problema, non fai altro che cercare le soluzioni al tuo problema la tua mente è completamente assorbita da quello. Così come una calamita è in grado di attirare a sé pezzettini di ferro il tuo problema ha assorbito tutta la tua vita. Questo non ti aiuta anzi ti crea un problema sul problema .Il problema di idee ossessive si aggiunge al problema dell’erezione.
6 – Generalizzare
“Siccome mi è successo una volta al mare tutte le volte che faccio l’amore sicuramente andrà male”. Il processo di generalizzazione è molto subdolo fai attenzione perché tendiamo ad amplificare a generalizzare le cose che ci fanno star male. Evita di generalizzare ma circoscrivi ad una singolo evento e vai a capire effettivamente nella realtà cosa è successo.
7 – Medicalizzare
Errore molto comune correre dal medico, iniziare a prendere i farmaci (il famoso viagra) non fa altro che aumentare il problema perché se non ci sono effettivamente delle cause organiche conclamate è facile che tu ti ritrovi in una dipendenza dai farmaci, in una dipendenza dal medico. Cominci a pensare che non sei in grado di funzionare senza la pillola blu.
Ok questo è quello da non fare! Vediamo invece 7 strategie che poi adottare per uscire dal problema dell’ansia della prestazione sessuale.
1 – Accettare
Accogli e accetta il fatto che ti è successo, poteva capitare, è bene che tu stai nella realtà e lo accetti.
2 – Relativizzare
Succede sempre tutte le volte che fai l’amore? In che percentuale accade? Vai a relativizzare! Quali sono le situazioni e le circostanze in cui avviene più frequentemente? Quali sono i fattori che facilitano invece il tuo benessere sessuale?
3 – Vai dallo Psicologo
Non ti vergognare di chiedere aiuto perché se intervieni subito sono problemi molto semplici da risolvere in psicoterapia. Se invece per anni non ti fai aiutare ti ritrovi con una mole, con un carico di stress di ansia e di convinzioni limitanti che sarà molto più difficile debellare da un punto di vista psicologico. Se vieni di in terapia da me bastano solitamente poche sedute per risolvere questo problema.
4 – Tecniche di rilassamento
Hai bisogno di rilassarti, di sgombrare la mente, di facilitare la respirazione di fare modo che il tuo corpo sia pronto. Così come un fiume non puoi spingerlo per farlo andare verso il mare allo stesso tempo qui puoi rimuovere le cause e gli ostacoli e fare in modo che da solo il fiume scorre. Quindi le tecniche di rilassamento sono utilissime se le pratiche quotidianamente per abbassare intanto il tuo livello di attivazione fisiologica, ridurre il livello di adrenalina, noradrenalina, cortisolo che hai addosso e facilitare invece il sistema parasimpatico che ti permette di rilassarti e di avere un’ottima erezione.
5 – Attività fisica
E’ molto importante che tu ossigeni il tuo corpo. Se fai una vita sedentaria è più facile andare incontro a questo tipo di problematiche. Quindi comincia a farti la tua corsetta quotidiana, vai a camminare, fatti una nuotatina qualcosa di piccolo di aerobico preferibilmente all’aria aperta che aiuterà moltissimo a ridurre il livello di stress e a sentirti bene.
6 – Sciogli le tensioni fisiche
Molto spesso alla base dei problemi di erezione ci sono rigidità nel bacino, rigidità a livello diaframmatico, nel collo, nelle spalle, tutti blocchi psico-corporei che, come ci insegna la bioenergetica di Alexander Lowen, inibiscono il libero fluire dell’energia e quindi della sua naturale scarica che è quella dell’eccitazione sessuale. Il mio consiglio è quello di praticare un po’ di bioenergetica di sciogliere le tensioni muscolari che hai addosso. Sono utilissimi gli esercizi attivi che trovi sul canale Youtube e su PsyLife, è utilissimo anche farsi fare dei buoni massaggi, in particolare lo Shiatsu è indicato per questo tipo di problemi perché ristabilisce un equilibrio anche energetico dell’organismo.
7 – Liberati dalle convinzioni autolimitanti
“Non sono abbastanza virile sicuramente non ce la faccio. Vuoi vedere che anche questa volta io non sono all’altezza? Chissà se riuscirò?” Tutti questi dubbi, queste domande, queste convinzioni a volte granitiche ti limitano e non ti danno la possibilità di esprimerti al meglio. E’ molto più utile, insieme a tutte le altre cose che ti ho detto, che tu cominci a ripeterti “Sono virile, vado bene così, posso rilassarmi nel rapporto sessuale, sono perfettamente in grado di dare e ricevere piacere”. Questo ti predispone sia mentalmente che fisicamente ad un’ottima esperienza sessuale.
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
Studio “Psicologia e Vita”
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