“Oggi in consiglio comunale è avvenuto ciò che non dovrebbe mai avvenire in un consesso democratico: un atto di vera e propria protervia della maggioranza nei confronti della minoranza, frutto di una strategia furbesca che utilizza un Consiglio convocato per motivi di urgenza per inserirvi un emendamento nient’affatto urgente sulla vicenda TeMa-Teatro. Obiettivo: dare mandato al Sindaco di intervenire all’assemblea dei soci TeMa del prossimo 23 novembre con l’obiettivo di far modificare l’ordine del giorno ed ottenere la decisione di mettere in liquidazione l’Associazione.
Cosa assolutamente illegale e che, peraltro, utilizza una autoconvocazione degli stessi soci nel surrettizio tentativo di presentare una proposta estranea al punto all’ordine del giorno, in modo scorretto ed autocratico, non essendo l’assemblea dei soci preparata e quindi messa nelle condizioni di poter attentamente valutare tale proposta. Le minoranze, con l’eccezione di Donatella Belcapo, che ha firmato il detto emendamento alla sua stessa mozione, hanno contestato decisamente tale comportamento come illegittimo e lesivo dei diritti delle minoranze.
Hanno inoltre sostenuto la pericolosità per tutti (la città, il Comune, i dipendenti TeMa, gli amministratori dell’associazione) di una decisione, quella della liquidazione, frettolosa, non meditata e non capace di contemplare le conseguenze reali dell’immediato e della prospettiva e, peraltro, priva di una ben che minima soluzione alternativa. Tale modus operandi, ha messo altresì in evidenza come l’amministrazione e la sua maggioranza brancolino nel buio, già profondamente divisi, al loro interno, da prese di posizione contraddittorie e contrastanti. Brutta pagina, che rischia seriamente di mettere in discussione i principi fondamentali del corretto svolgimento dei lavori all’interno dell’assise comunale, con violazione dei diritti della minoranza.
Per questo la minoranza non ha partecipato al voto ed ha abbandonato, dopo i dovuti interventi, l’aula Consiliare per sottolineare la protervia della maggioranza ed i pericoli che in tal modo si fanno correre alla città e a tutte le persone che hanno agito con senso di responsabilità. Sia chiaro, noi stiamo lottando così non certo per coprire inadempienze o eventuali colpe, ma esattamente per il contrario, ossia per tutelare un bene prezioso della città (il Teatro, che rischia di rimanere chiuso non si sa per quanto tempo), i lavoratori e tutti coloro che, come detto, hanno agito con correttezza e che non devono perciò essere chiamati a rispondere di ciò di cui non sono responsabili. Faremo tutto quello che sarà nelle nostre possibilità e che riterremo necessario per tornare ad atteggiamenti di serietà e di correttezza”.
Cristina Croce
Martina Mescolini
Giuseppe Germani
Federico Giovannini
Franco Raimondo Barbabella