ORVIETO – L’Istituto Storico Artistico Orvietano ha reso noto il programma delle conferenze che si svolgeranno a partire dal mese di novembre 2019 fino al mese di maggio 2020. Le due conferenze programmate per la fine del 2019 si ricollegano a due importanti ricorrenze: prima di tutto, Leonardo Da Vinci nel quinto centenario dalla morte. A ricordarlo (22 novembre) sarà uno storico della medicina, il professor Francesco Rollo, cardiologo, che ci parlerà di Leonardo Da Vinci e dei suoi studi di cardiologia, illustrati con stupefacente maestria nel Codice dei Disegni Anatomici conservato nel Castello di Windsor.
Sempre entro la fine di quest’anno, il 20 dicembre, si ricorderà l’altro anniversario importante di quest’anno, cioè il Trentennale dalla caduta del Muro di Berlino: sull’argomento parleranno il giornalista della radio tedesca e del giornale berlinese Die Tageszeitung Michael Braun, con la preziosa testimonianza del professor Bernd-Rüdiger Balda, che fu presente in quei famosi giorni del novembre 1989 a Berlino.
Come accade per ogni anno accademico, abbiamo scelto alcuni temi da incanalare in due filoni principali: il primo filone è quello dedicato ad Orvieto nella Storia e nell’Arte. Il 31 gennaio 2020 parlerà il prof. Umberto Utro che, da curatore del reparto di Antichità cristiane dei Musei Vaticani, illustrerà molte opere d’arte provenienti da Orvieto e conservate appunto nelle raccolte del Vaticano, che pochissimi conoscono e che invece sono di alto contenuto artistico. Per un’altra ricorrenza centenaria, Alberto Satolli ricorderà con noi, il 21 febbraio, la fondazione dei Vascellari: la nuova “Arte” di ceramisti promossa da Pericle Perali e da Ilario Ciaurro, che rinnovò i fasti della ceramica medievale e che ebbe per Orvieto un notevole ruolo, non solo culturale e sociale, ma anche turistico e commerciale; a seguire, il 6 marzo, un’altra interessante conferenza sulla storia della ceramica che verrà tenuta dallo studioso Alberto Piccini; che ha individuato una particolare bottega di vasai di Acquapendente, una vera bottega itinerante che ha prodotto in diverse regioni d’Italia, e che il Piccini ha riconosciuto da alcuni segni particolari, quasi crittogrammi, che questi ceramisti inserivano sempre in ogni loro nuovo pezzo. Sempre riguardo alla storia della cultura in Orvieto, il 13 marzo Roberta Galli parlerà di Giovanni Cozza, e del suo teatro in Orvieto.
Il secondo filone riguarda l’attualità e i grandi temi della cultura. Pirkko Peltonen, ex Assessore alla Cultura di alcune Giunte comunali orvietane, parlerà il 10 gennaio delle biblioteche finlandesi e del loro fondamentale ruolo sociale, e non solo culturale: come appunto l’offerta culturale in quel paese abbia contribuito a formare la coscienza di una Nazione. Danilo Giulietti, un orvietano che tutti conosciamo, professore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, il 27 marzo guiderà nei meandri del concetto di Infinito, in tutte le accezioni possibili: nella fisica, nella filosofia, nella cosmologia.
Francesco Bufalini, un veterinario etologo che si occupa del comportamento degli animali, aiuterà l’8 maggio ad armonizzare i nostri rapporti con gli amici animali più cari, i cani: come interpretare i loro messaggi? Maria Celeste Pierantoni, una neuropsichiatra infantile anche lei ben conosciuta in Orvieto, parlerà, a conclusione del ciclo, il 22 maggio, della rappresentazione dell’infanzia nella storia dell’arte. Come è accaduto nella passata programmazione, anche quest’anno è stata organizzata, il 17 aprile, una conferenza musicale, sempre del musicologo Carlo Pagliucci, che questa volta affronterà il tema della romanza da salotto italiana: chiaramente con stacchi musicali dal vivo, ed ascolto di vecchie registrazioni di voci di cantanti famosissimi.
Ben tre di queste conferenze sono state organizzate insieme all’Associazione degli ex Alunni del Liceo Classico Gualterio di Orvieto: quella per i 30 anni della caduta del Muro di Berlino, quella su Giovanni Cozza ed il suo teatro, ed infine la conferenza musicale di Carlo Pagliucci. Tale collaborazione ha senza dubbio arricchito di contenuti la programmazione, che quest’anno per la prima volta ha superato le dieci date.