Come l’edificio che insiste in citta’ che ha perso nel tempo prestigio e fulcro nella dinamica urbanistica e sociale, così Orvieto, politicamente parlando, ha perso ruolo politico-amministrativo ed elettorale di un tempo rispetto alla Regione. Infatti alla luce dei risultati si evince che ancora una volta è mancata la capacità politica (a destra e a sinistra) di far emergere, attraverso personalità, una visibilità e una collocazione culturale e progettuale degna della nostra città.
La voglia di protagonismo dei singoli contendenti ha oscurato tutte le potenzialità della nostra Orvieto ricca di cultura e di personaggi storici di alto rango;contendenti annebbiati dal particolare o da rivalse invece del generale (bene comune) cui i nostri avi hanno sempre tenuto in debito conto.
L’accumularsi delle preferenze (voti) sui partiti più in evidenza nei social o nella cosidetta nomenclatura ha penalizzato gli inutili appelli dei Civici e dei partiti moderati determinando un appiattimento di temi e collocazioni. Risultato l’Umbria sara’ egemonizzata da una forza che non ha alcuna origine nella sua societa’ per storia e cultura e forse difesa da una forza che non ha saputo comprendere le nuove esigenze e aspettative degli Umbri stessi.
Cambiare cavallo in corsa e sperimentare alleanze estemporanee e’ stato l’ ennesimo capolavoro di un commisario PD del tutto inadatto al centro-sinistra; dall’altra parte l’accentrarsi del potere su una destra non ancora sperimentata (sovranista) e fuori dagli schemi europei puo’ riservare sorprese magari pragmatiche ma non certo culturali in una Regione simbolo e culto di storia nonché imprenditoriale.
Italia Viva tenutasi fuori dal coro ha osservato la snaturatezza del quadro che si andava formando e visto lo svuotamento di tutto il patrimonio politico centrale (moderato-liberaldemocratico) fa appello ai liberi e forti che ancora vogliono ridare alla città e alla Regione un ruolo vero e qualificante; affinche’ non siano “sperse” le menti e le volonta’ di uomini e donne di questa comunita’ verso il bene comune.
Rappresentanti Italia Viva Orvieto
Pettinacci-Piscini-Ciotti