di Valentino Saccà
ORVIETO – L’affaire TeMa sta ormai dilagando negli ultimi mesi nella comunità orvietana, il malcontento regna sovrano per la possibile non conferma della stagione teatrale 2019/2020 al Mancinelli, e sui social viaggiano punti di vista e pensieri e anche possibili soluzioni riguardo al caso.
Nella mattinata di giovedì 17 ottobre, l’Unione Sindacale di Base di Terni ha indetto una conferenza stampa al Caffè Cavour, per porre un punto di vista definitivo sulla questione mantenendo però un’apertura al dialogo e ad interventi sul caso.
La conferenza è stata tenuta dal sindacalista Emanuele Pica di U.S.B. con la presenza di cinque membri dell’organico del teatro. Pica ha da subito sottolineato che tale conferenza è stata convocata in merito alla scelta del C.d.a. TeMa di dare le proprie dimissioni.
“Noi da tempo paventavamo un tale risultato – ha detto Pica – in quanto dietro alla scelta presa dal C.d.a. ci sono delle ragioni politico-amministrative che l’hanno decretata. Già con la precedente giunta Germani, che aveva deciso di non dare più in gestione il teatro tramite concessione ma per mezzo di un bando europeo, per un discorso di maggior trasparenza, noi non eravamo d’accordo avanzando l’idea che si trattasse di una manovra errata.
Inoltre è bene sottolineare che la situazione economico-finanziaria di TeMa è gravata da un debito di 1.200.000 euro, mentre il presidente Paggetti aveva detto che negli ultimi tempi c’era stata una ripresa. Dal 2013 al 2018 il debito di TeMa risulta maggiore del fatturato. Il problema non è dato dall’incidenza del costo del lavoro, dato che si è passati da 11 membri a 5 e la situazione economica non è affatto migliorata”.
“Un altro problema che da tempo affligge TeMa – ha proseguito Pica – è l’ambiguità oscillante tra pubblico e privato, quindi se l’ente in questione è privato non può essere considerato e trattato come pubblico. A questo punto l’Amministrazione Comunale deve attuare una scelta coraggiosa in merito, e secondo noi l’unica alternativa possibile è quella di liquidare TeMa e pensare ad un altro tipo di ente, ad esempio le aziende speciali che oggi sono lo strumento migliore per la gestione di servizi.
La scommessa è quella di trovare un ente che abbia differenti caratteristiche e che sia in grado di salvare i posti di lavoro, perchè attualmente i dipendenti stanno lavorando gratis. A questo proposito il sindaco Tardani dovrebbe istituire un tavolo politico-amministrativo in cui avanzare dei punti fondamentali come: salvare la stagione teatrale 2019-2020, iniziare da subito un percorso con un nuovo soggetto e nel frattempo chiedere un parere urgente al ministero per una gestione provvisoria in attesa del passaggio”. “Il sindaco – ha concluso Pica – ha chiesto di riunire l’assemblea dei soci e i membri del Cda dimissionario dovrebbero in questa sede presentare le proprie dimissioni ognuno con la propria motivazione personale. Questo a noi sembra l’unico percorso per poter salvare la stagione teatrale, una stagione già ridotta di costi e di due spettacoli e non ancora approvata, eccetto il live di Nek ora a cartellone”. [suggeriti]