Alla presentazione della manifestazione, sono intervenuti insieme con Ettore Bassi, il Presidente della Castellana, Luciano Carboni e il Comitato d’onore nelle persone del Sindaco, Roberta Tardani, dell’Assessore allo Sport, Carlo Moscatelli, del Presidente ACI TERNI, Giorgio Natali e del fiduciario provinciale ACI nonché consigliere della Castellana, Federico Giulivi e Deborah Broccolini, figlia di Attilio Broccolini che perse la vita sulla salita di Orvieto, da sempre grande amica della città e della Castellana, alla quale si deve il “Memorial Attilio Broccolini” che anche quest’anno verrà assegnato al vincitore della classe N1600. Particolarmente toccante la sua testimonianza: “A prescindere da quello che è accaduto, Orvieto è sempre stata una gara ‘imposta’ sportivamente da mio padre”, ha detto Deborah Broccolini, aggiungendo che “anche mio padre ha iniziato qui la prima volta, e questa salita mi è sempre stata nel cuore. Orvieto per me è molte cose. Mi ha tolto tanto ma mi ha dato anche tanto. È un discorso di compensazione. Anche ieri ho avuto contatto con gli iscritti, molti dei quali arrivano dal Nord e si giocano qui ad Orvieto il campionato. Il passaparola di Orvieto racconta di un bellissimo tracciato, di un’ottima organizzazione. Io ne parlo sempre benissimo con i miei ‘compagni di salita’. È sempre stata una gara tecnica e veloce. Tra le tante prove in salita direi che la vera salita è quella della Castellana ”. Parole ricche di elogio per Orvieto e la Castellana anche da parte di Ettore Bassi, che ha ricordato come la città gli è cara sia per avervi recitato in teatro, sia per l’appassionante corsa automobilistica: “Quest’anno ho ripreso ad avvicinarmi alle corse. Ho toccato quattro tappe con diverse condizioni, impressioni e sollecitazioni. Una gara non deve essere bella solo come tracciato, ma deve favorire anche l’accoglienza di chi viene. E Orvieto in questo non ha problemi. Questi eventi non sono solo rumore e movimento ma occasione a tutto tondo in grado di lasciare emozioni speciali. Le manifestazioni motoristiche si fanno quando l’elemento principale è la passione. Sulla Castellana sento sempre voci positive e vengo qui ad Orvieto perché trovo passione ed entusiasmo. Dopo la Castellana – ha aggiunto – parteciperò ad altri eventi sportivi, non a caso ho fatto spostare le prove del mio nuovo spettacolo che erano previste agli inizi di ottobre a Verbania, sul Lago Maggiore. Mi piacciono cose che portano umanità, le salite sono ancora occasione di socializzazione e vita. La salita è una specialità dove bisogna avere cuore. Ci si sporca le mani, senza sofisticatezza ma con spirito di aggregazione. Prima di partire provo la stessa emozione di quando si apre il sipario. A teatro non c’è interruzione così come in pista. Con il cuore che batte a mille, salita e teatro si accostano. Ho allenato l’attitudine alle corse mettendola in pratica anche a teatro. Sono un tifoso delle donne, una guida indispensabile. Ci sono sport che, di partenza, hanno caratteristiche che si adattano di più agli uomini, ma hanno anche una capacità di adattamento. Auguri, quindi, alle ragazze! Trovarsi in un ambiente prettamente maschile non è semplice, ma ce la faranno!”, ha concluso.
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