ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Cons. Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”) relativa alla riqualificazione complessiva e alla salvaguardia di Porta Maggiore.
La mozione impegna il Sindaco e la Giunta:
– a disporre un intervento risolutivo di deterrenza della nidificazione della colonia di piccioni attraverso il rifacimento della rete montata su arcata metallica tipo “serra”,
– a ripulire sistematicamente eventuali deiezioni e sporcizie varie che dovessero trovarsi in quel luogo di passaggio.
– a provvedere almeno alla salvaguardia dell’affresco della Madonna con Bambino (opera del 1400 d.C. collocata nella nicchia a sesto acuto sul lato interno le mura) con applicazione, in via provvisoria e cautelativa, di una rete antistante per evitare ulteriori danneggiamenti e la nidificazione dei piccioni.
– a sensibilizzare il recupero e tutela di Porta Maggiore attraverso il coinvolgimento dell’Istituto Statale d’Arte cittadino con un progetto di re-interpretazione, finalizzato culturalmente anche all’ideazione di una mostra sulla Madonna con Bambino, come il coinvolgimento di Artisti, Artigiani, Maestranze cittadine.
– a restituire il luogo di Porta Maggiore ad una fruizione cittadina attraverso l’ideazione e riqualificazione della zona antistante il lato esterno della Porta, ovverosia la zona con panchine ed aiuole esistente di fronte ed il giardinetto alberato in prossimità dell’attuale fermata del bus (già esistenti).
– ad ordinare l’alleggerimento del carico sovrastante la Porta attraverso la razionalizzazione degli spazi eventualmente da destinare a parcheggio auto (nonostante nessuno stallo sia stato predisposto sopra la Porta ma ‘de facto’ quello spazio è sempre più utilizzato come parcheggio).
– a verificare le cause delle enormi macchie di umidità presenti (anche in piena stagione estiva e calda) attraverso le necessarie ispezioni tecniche e l’uso degli strumenti necessari, e verificare, soprattutto, se sussistano pericoli strutturali di infiltrazioni (dovute a perdite fognarie o idriche o altro) tali da mettere in pericolo in particolar modo l’incolumità dei cittadini prima ancora che il rischio di danneggiamento o la perdita, anche parziale, del monumento con conseguenti danni e costi ulteriori di ripristino a carico delle casse comunali.
Illustrando la mozione il Cons. Alessio Tempesta ha richiamato lo Statuto del Comune di Orvieto approvato il 2 luglio 2018 che, al TITOLO I, Art. 3 riporta il dovere del Comune di Orvieto di “tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, storico-artistico, culturale e civile…”.
“Sono passati 41 anni dalla Legge Speciale 230/1978 per la salvaguardia e la tutela della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi – ha aggiunto – e, al pregevole e fondamentale lavoro di consolidamento della rupe e mura cittadine con essa prevista e realizzata, non è seguita una adeguata manutenzione, almeno ordinaria, dei luoghi attigui. Porta Maggiore, sia pur nella semplicità della struttura architettonica, rappresenta un monumento di assoluta rilevanza storica essendo il punto di ingresso più antico della città, citata già nel VI sec. d.C. da Procopio di Cesarea nel suo testo storico Guerra Gotica. Nel millennio successivo viene fortificata e si rende testimone nel 1263 dell’uscita del corteo papale di Urbano IV che si recò all’incontro dei fedeli che portavano il santissimo corporale del Miracolo da Bolsena ad Orvieto appunto, sede papale.
La precedente Amministrazione aveva individuato Porta Maggiore quale luogo da sottoporre ad intervento con fondi privati attraverso il beneficio dell’ART BONUS, indicando una cifra prevista di intervento di € 60.000,00 come dichiarata nel sito internet istituzione del Comune di Orvieto nella sezione Home / La Città / Art – Bonus / Beni Da Tutelare / Dettaglio Beni Da Tutelare, laddove, peraltro, si riporta testualmente: ‘La Porta rappresenta il più antico accesso alla città ed è oggi, ineluttabilmente, interessata sia da traffico pedonale ma, soprattutto, veicolare. Quest’ultimo ne inficia la lettura e la godibilità anche se si tratta di un manufatto, integrato con la rupe tufacea, di grande interesse.
Nelle porzioni basali del monumento sono necessarie operazioni di integrazione delle murature e di ripulitura della parete tufacea, la parte alta deve essere protetta dall’assalto dei piccioni che nidificano nelle numerose piccole cavità presenti in numero consistente. La rete metallica attualmente messa in opera non è d’effetto ed in alcuni casi fornisce anzi un supporto artificiale ai volatili. Risolto il problema dei piccioni sarebbe di grande effetto l’impianto di un sistema di illuminazione in grado di valorizzare il monumento in tutta la sua imponenza, oggi mortificata dallo status quo”.
“Da tale descrizione – ha proseguito – si evince, comunque e quantomeno, una ‘presa d’atto’ da parte della Amministrazione precedente circa la deprecabile e vergognosa situazione in essere. Da sempre trascuratezza, approssimazione, disinteresse hanno reso oggi Porta Maggiore uno dei luoghi più impresentabili ed insalubri della nostra città. Porta Maggiore, oltre che veicolare, costituisce abituale passaggio pedonale sia dei cittadini residenti in gran parte della zona della Cava, San Giovenale, Piazza Malcorini e delle vie attigue nonché, peggio ancora, di turisti italiani e stranieri (seppur in forma minoritaria rispetto all’uso delle scale mobili e degli ascensori).
Come cittadino, negli ultimi 4 anni ho personalmente segnalato le numerose carcasse di piccioni morti (anche in avanzato stato di decomposizione a causa del mancato intervento ordinario) e la necessità di sistemazione o rifacimento della rete sovrastante la Porta. Il 19 ottobre 2015 ho personalmente depositato all’Ufficio Protocollo del Comune una mia petizione con circa 150 firme di residenti nelle zone adiacenti alla Porta finalizzata a ripulire e riqualificare Porta Maggiore.
A seguito di ciò, in sede istituzionale, sono state fatte formali sollecitazioni di intervento attraverso interpellanze, interrogazioni e question time pervenute da ambo gli opposti schieramenti politici, ma queste non hanno trovato ascolto da parte dell’Amministrazione precedente né degli uffici tecnici competenti, dal momento che in quel luogo non è stata prodotta alcuna azione relativa ad igiene pubblica e salute, di tutela del patrimonio architettonico, nonché di salvaguardia della aviofauna. La morte dei piccioni causata per inadeguatezza e mancato controllo dei sistemi di deterrenza (la suddetta rete nel caso di Porta Maggiore diventa una trappola senza uscita) e non dovuta per cause accidentali, costituisce responsabilità da parte del Comune, contravvenendo alle normative Internazionali, Nazionali e Regionali riportate nel regolamento comunale per la tutela e benessere degli animali”.
“Abbiamo già preso atto – ha concluso – che la nuova Amministrazione sta provvedendo a semplici ma funzionali interventi di manutenzione ordinaria sull’intero territorio comunale. Un primo intervento generale è stato pertanto effettuato in questi giorni a Porta Maggiore relativamente alla pulizia della pavimentazione ricoperta di guano in corrispondenza dei camminamenti vicino ai muri laterali interni, alla rimozione delle carcasse di piccioni morti e caduti sopra la rete in corrispondenza dell’intero arco, e alla rimozione della parietaria delle mura interne ed esterne (mura, nicchia statua Bonifacio VIII, tettoia affresco Madonna interno rupe). Da ultimo il neo presidente dell’I.S.A.O. Arch. Raffaele Davanzo, già direttore dei parziali lavori di restauro della Porta effettuati oltre 20 anni fa per conto del Ministero dei Beni Culturali ed Architettonici, da me interpellato come amico e cittadino, ha dato la propria disponibilità ad una consulenza gratuita per consigliare le azioni almeno basilari alla salvaguardia della Porta”.
Dibattito, Assessore ai Servizi Manutentivi del capoluogo e delle frazioni, Gianluca Luciani: “l’Amministrazione è intervenuta per rimuovere il guano che c’era come le carcasse di piccioni e la vegetazione parietaria presente sotto la porta e nelle zone limitrofe. Stiamo cercando di fare il possibile per tenere il sito pulito e disinfettato. Con l’azienda Cosp, inoltre, abbiamo disposto una maggiore pulizia di tutte le zone del centro storico non solo quella oggetto della mozione. Ringraziamo l’Arch. Davanzo per la disponibilità a collaborare”.
Replica Cons. Tempesta: “c’è sicuramente bisogno di instaurare un rapporto di collaborazione e la migliore risposta sono i fatti. Chiedo all’Assessore di aiutarci a rimuovere la rete che è ricettacolo non solo di carcasse ma di piumaggi di piccioni e sporcizie varie”.
Dichiarazioni di voto, Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “ringrazio il Cons. Tempesta che da anni sta facendo una battaglia per Porta Maggiore, la quale ci richiama ad un problema più generale che riguarda tutto il territorio. L’attuale Amministrazione, come quella precedente deve fare i conti con l’esiguità del personale addetto alla manutenzioni: ad oggi solo 3 unità. In generale l’Ente dovrà affrontare la questione del personale visto che prestissimo 25 unità andranno in pensione. Quindi, le mozioni e le interrogazioni sono giuste e legittime ma occorre dare la certezza degli interventi. Presto dovremo affrontare questo aspetto del decoro della città dal punto di vista della unità addette alla manutenzione. Voto a favore”.
Cons. Franco Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “sicuramente abbiamo la necessità di mettere ordine nella gestione della città e del territorio. Esiste una cultura consolidata nel tempo che tende al rinvio ma che porta al degrado progressivo. Siamo all’inizio della dimostrazione della capacità di governo. L’Amministrazione si dovrà misurare su questo terreno. Non invoco il giardino ovunque, ma una realtà organizzata e pulita. Di problemi ce ne sono molti, basta guardare i rattoppi al selciato del centro storico non sempre fatti a regola d’arte. dico questo perché l’ambiente è una parte importante del successo di una città, nel modo di essere e di presentarsi. Oggi purtroppo siamo molto distanti dalle migliori realtà”.
(Fonte: Comune di Orvieto)