Giovedì 31 luglio 2019, nonostante la contrarietà dei territori, le preoccupazioni espresse dalla Regione Lazio ed il grave conflitto di interessi evidenziato dalla lettera del Sindaco di Castel Giorgio, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al progetto “sperimentale” della ditta ITW&LKW per la realizzazione di una centrale geotermica.
La Direzione Regionale Politiche Ambientali della Regione Lazio non ha escluso che la realizzazione di questo impianto possa creare problemi di inquinamento, con una particolare preoccupazione per le acque del lago di Bolsena. Altre preoccupazioni sono relative all’inquinamento dell’aria ed alla sicurezza sismica del territorio circostante. Non ci sembra neanche normale che chi presiede la Commissione VIA, che ha valutato il progetto, sia stato contemporaneamente consulente della ditta proponente.
Ma al di là delle questioni tecniche c’è una considerazione politica da fare: il fatto che tutti i Sindaci del territorio e che un vasto movimento di cittadini si opponga da anni a questo tipo di iniziative, per il Governo non ha contato nulla. Si tratta a nostro avviso di un atto grave, che può recare gravi ed irreparabili danni ad un territorio ormai decisamente orientato allo sviluppo turistico. Quello che si definisce “Governo del popolo” ha mostrato la sua vera faccia, nel più totale disprezzo della democrazia.
In particolare risulta incomprensibile che il Movimento 5 Stelle, che in altre sedi ha sostenuto la protesta dei territori, oggi prenda in sede di Governo una posizione esattamente opposta. Ci sembra una evidente dimostrazione, oltre che di incoerenza, di debolezza politica. Come a questo punto risultano ridicoli i tentativi di qualche esponente leghista della nostra provincia che, con il solito “populismo da quattro soldi”, ha fatto finta di essere contrario alla realizzazione dell’impianto, promettendo telefonate risolutive.
Tuttavia, siccome la lotta continua, non vogliamo evidenziare più di tanto le differenze politiche, perché abbiamo bisogno di tutti. La contrapposizione è sempre stata, e rimane, tra una popolazione che vive in un territorio e che vuole decidere sulla qualità del suo sviluppo e sulla sua salvaguardia, ed una S.p.A., non particolarmente qualificata per esperienza ed attratta dagli incentivi per le rinnovabili, che persegue i suoi profitti, lasciando qualche briciola, su luoghi la cui integrità rischia di compromettere. Da oggi sul fronte avverso è schierato anche il governo Conte. Ci avevano raccontato un altro “cambiamento” ed il risultato è questo. Noi continueremo a fare ciò che facciamo da anni, in una battaglia che faremo a tutti i livelli, insieme a tutti coloro che ci vorranno stare. Annunciamo perciò la nostra disponibilità a sostenere in sede giuridica un ricorso rispetto alla decisione presa. Ci sembra il minimo, per ora.
Angelo Ghinassi, Sindaco di Acquapendente