ORVIETO – L’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, ha effettuato una serie di prelievi sulle acque superficiali di un canale di derivazione del fosso Albergo La Nona (nella zona della Panarina a Sferracavallo), proprio nelle vincinanze dei terreni dove lo scorso mese di giugno si è verificato il caso di leptospirosi che ha portato alla morte di un cane.
Su segnalazione della proprietaria dell’animale, l’agenzia regionale si è attivata in data 23 luglio scorso, procedendo ad una campionatura delle acque, i cui dati sono arrivati il 31 luglio e trasmessi al Comune di Orvieto, alla Usl Umbria 2 e al Consorzio di Bonifica Val di Chiana Romana.
Nelle analisi effettuate, l’Arpa ha rilevato valori di “Escherichia Coli” tre volte superiori al valore limite consigliato. In particolare, l’agenzia per l’ambiente ha proceduto ad analizzare le acque in tre punti specifici e differenti del canale: nel lato nord all’altezza del sottopasso della SP 56, a monte del terreno della signora Anna Rita, proprietaria del cane deceduto e a valle dello stesso.
Ebbene, se nelle prime due campionature i risultati rientrano all’interno del valore indicativo di 5000 UFC/100 ml, a valle del terreno il valore schizza in alto, arrivando a toccare quota 16000, oltre tre volte il limite consigliato.
Secondo quanto appreso, non ci sarebbe una diretta correlazione tra la leptospirosi e le analisi che hanno rilevato l’ “Escherichia Coli”, di certo però in quei terreni scorre acqua fortemente contaminata e proprio in un punto specifico, a valle della zona dove si è verificato il caso del Labrador morto, i valori tendono a moltiplicarsi oltre misura.
Cosa c’è in quei terreni? Qual è la causa del triplicarsi dei valori di riferimento nel giro di poche centinaia di metri? Chi utilizza quelle acque per scopi privati?
Se c’è un picco inquinante in quel punto, si potrebbe ipotizzare che il problema possa essere di più vasta portata, visto che poi le acque defluiscono prima nel fosso Albergo La Nona e poi nel Paglia. Ora occorrerà capire cosa farà la Usl dopo essere entrata in possesso delle analisi dell’Arpa. Comeriferito dalla signora Anna Rita, che ha sollecitato l’intervento dell’Arpa, è una questione particolarmente delicata e importante, ne va della salute delle persone e degli animali. Nel frattempo, il sindaco Roberta Tardani, durante il consiglio comunale di mercoledì 31 luglio, a seguito dell’interrogazione del consigliere Giovannini, ha annunciato di aver emesso un’altra ordinanza che prevede una disinfestazione totale e un intervento massiccio di derattizzazione anche sui terreni attigui quello della signora Anna Rita. (Gabriele Marcheggiani)
Che sosa è l’Escherichia coli : è un batterio che si trova normalmente nell’intestino degli esseri umani. I suoi filamenti sono normalmente inoffensivi, ma alcune varietà possono causare malattie anche gravi. Generalmente si prendono questi batteri consumando cibi crudi contaminati, ma è possibile anche la trasmissione via acqua, se questa è contaminata ad esempio da feci infette. Causano normalmente crampi e diarrea ma possono comportare anche febbre e vomito. Il periodo di incubazione è tra i 3 e gli 8 giorni e, normalmente, in 10 giorni al massimo si guarisce.