ORVIETO – Sono stati assolti con formula piena “perchè il fatto non sussiste”, i due agenti in forza alla Polizia Stradale di Orvieto, accusati di aver chiesto una somma di denaro ad un autista fermato nei pressi del casello di Orte. L’accusa era “induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319 quater c.p.)”.
L’episodio risale al 2012 quando i due poliziotti, durante un normale controllo in autostrada, fermarono un autista di nazionalità cinese: questi denunciò i due, accusandoli di avergli richiesto una somma di denaro pari a 2mila euro al fine di evitargli un’ammenda salata ed il ritiro della patente. In seguito alla denuncia da parte dell’autista cinese, i due agenti – difesi dall’avvocato Sergio Finetti – vennero trasferiti fuori regione e per loro iniziò un’odissea durata sette anni a cui nella sentenza di martedì 2 luglio, il collegio presieduto dal giudice Massimo Zanetti ha di fatto messo la parola fine.
Per i due imputati il Pubblico Ministero Marco Stramaglia aveva chiesto la pena a tre anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici. Ora il Giudice ha novanta giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza e solo a quel punto si potrà capire se la Procura farà appello.