“Nel pomeriggio di venerdì 12 luglio è andata in scena a Orvieto l’ennesima debacle della minoranza Pd. E’ stata convocata, ancora una volta, in maniera univoca e al di fuori di regole l’assemblea degli iscritti, con altisonanti toni e ambiziose finalità politiche a cui hanno partecipato una ventina di persone (alcuni non iscritti) su un totale di circa trecento ed è stato coinvolto il commissario pro-tempore Walter Verini , mentre l’ex commissario Francesco De Rebotti era assente, pur essendo stato inserito in cartello.
La maggioranza dei dirigenti ed iscritti, che ringraziamo per la scelta fatta, ha sensibilmente e politicamente accolto le indicazioni della reggenza del Pd di maggioranza, che aveva chiesto al commissario in pectore, in premessa di tale evento, la possibilità di una pre-riunione tecnico-politica e una valutazione di fattibilità reale, vista la confusione in campo, sull’agibilità del commissario stesso e delle regole statutarie stesse. Ancora una volta si è proceduto con auto-convocazioni di parte mettendo ostacoli alla ripartenza qualunque essa sia.
Dal dibattito sembra siano emerse sensibilità attinenti una presa d’atto del fallimento della giunta precedente con relativi passi indietro, mentre altri hanno ribadito posizioni di auto-legittimazione sconsiderate e di negazione dei fatti avvenuti. Il commissario sembra abbia inteso lanciare ulteriori messaggi di ricomposizione.
Comunque restano ferme le nostre posizioni, precedentemente assunte, in merito a:
1. ripristino delle regole, riconoscimento di atti illegali compiuti e conferma dell’esito dell’ultimo congresso;
2. presa d’atto della sconfitta elettorale e passo indietro di coloro che l’hanno gestita e voluta;
3. analisi, valutazione e posizione di alcuni membri nel partito e dei consiglieri eletti”.
Reggenza Pd
Renato Piscini, Massimo Ciotti, Massimo Marinelli