ORVIETO – “Nei terreni attigui alla mia proprietà continuo a trovare topi, sia morti che vivi”. Una puntualizzazione che non può cadere nel vuoto quella della signora Anna Rita, proprietaria del cane morto qualche giorno fa dopo che gli era stata diagnosticata la leptospirosi. Una situazione potenzialmente grave che potrebbe avere risvolti preoccupanti se non trattata adeguatamente.
Tutto ha avuto inizio l’8 giugno scorso quando Anna Rita si è accorta che il suo bellissimo Labrador stava molto male: il cane aveva contratto la terribile leptospirosi, malattia veicolata dai ratti, che può essere molto pericolosa per la salute degli uomini e degli animali. Dall’autopsia effettuata presso l’istituto zooprofilattico di Perugia, si trovò conferma circa i sospetti che erano emersi da una prima analisi effettuata da un veterinario orvietano e del fatto che l’animale avesse contratto l’infezione dei topi.
“Il comune è stato attivato solo il 1° luglio, dopo quasi un mese, non so perchè si sia perso così tanto tempo, il sindaco avrebbe dovuto essere informato immediatamente da chi di dovere.
Da quel momento però, non sono state effettuate le operazioni che sono state esposte anche in consiglio comunale, non tutte almeno. Innanzitutto non è stata fatta alcuna opera di disinfestazione ma solo di sanificazione, limitata tra l’altro al recinto dove erano i cani. Inoltre la derattizzazione è stata fatta in maniera parziale, sono state messe due sole trappole in un terreno di circa 1400 metri quadrati”, puntualizza Anna Rita.
“Sento il dovere di fare queste puntualizzazioni per completezza di informazione. Anche perchè, a mio avviso, c’è da agire in fretta e la situazione non va sottovalutata. So che il consigliere Giovannini ha fatto un’interrogazione al sindaco e di questo lo ringrazio. Purtroppo, continuo a scattare foto e video di topi morti, soprattutto nei terreni attigui alla mia proprietà, la sera capita di vederli uscire dalle loro tane come se nulla fosse. Occorre intervenire con efficacia, stiamo parlando comunque della salute degli animali ed anche dei cittadini, visto che in zona ci sono alcuni allevamenti di pollame ed altri animali da cortile”, conclude.
Il nostro giornale ha provato a più riprese a contattare il sindaco, senza ottenere risposta. Nel frattempo il consigliere di minoranza Federico Giovannini ha immediatamente inoltrato al sindaco un’interrogazione urgente per sapere “come mai ancora non è stata effettuata alcun tipo di bonificazione nei terreni adiacenti, con il concreto rischio di infezioni e contagi”. Giovannini chiede inoltre di sapere “cosa si intende fare nell’immediato, al fine di tranquillizzare la cittadinanza e di conseguenza la proprietaria del cane ed i suoi familiari sul possibile contagio e diffondersi o meno della leptospirosi”.
Gabriele Marcheggiani