di Massimo Gnagnarini
Centrosinistra a Orvieto ? Non esiste più. Il PD a Orvieto ? Non esiste, esistono solo gli elettori del PD una parte dei quali ancora impigliata tra le macerie del vecchio sistema di potere locale e un’altra parte aggrappata ancora all’illusione di sventolare una bandiera di contrasto, si fa per dire, all’irrefrenabile ascesa della destra sovranista.
Ma si sa, la politica come il genio è sempre stata intuito, fantasia e rapidità d’azione così oggi ci tocca leggere un accorato appello del segretario “dimissionario” del PD di Orvieto, Andrea Scopetti, lui reduce dal suo ultimo impegno, svolto assieme a un gruppo di suoi sodali, di presentazione e sostegno della lista 19 to 24 contrapposta alle comunali a quella del suo partito e che ha pure eletto un consigliere comunale nell’ottima Donatella Belcapo moglie dello stesso Scopetti .
In questo suo appello il segretario “dimissionario” attacca veementemente l’On. Verini commissario per l’Umbria del PD, insediatosi dopo lo scandalo che ad aprile ha spazzato via i vertici regionali del partito, reo prima di aver avallato la ricandidatura di Germani a Sindaco , ma soprattutto reo di insistere in questi giorni nel volere far riferimento proprio a Germani per il rilancio del suo partito qui ad Orvieto.
Si capisce la delusione che sarebbe come dire , ma allora tutto questo casino che l’avemo fatto a fa ? Attacca quindi nuovamente l’operato della ex Giunta che ha amministrato la città negli ultimi cinque anni e irride alla coalizione tra PD e Civici e Riformisti. Poi conclude: “Oggi il Partito Democratico, ridotto ai minimi termini, deve trovare la forza per rialzarsi non continuando ad alimentare le divisioni, ma lavorando per ritrovare l’unità.” Alla faccia !
La soluzione ? Sarebbe l’autoscioglimento del PD per consentire, anche a Orvieto, una naturale scomposizione e riaggregazione di forze politiche di ispirazione liberale, cattolica e socialdemocratica, le uniche in grado di alimentare su scala locale e nazionale un vero quadro di centrosinistra e di interrompere questo maledetto incantesimo tra sovranisti e sinistra e dentro la sinistra tra correnti, gruppi, sottogruppi e così via in una infinita e miserevole saga che a Orvieto dura ormai da oltre dieci anni.
Morale : Cara Roberta Tardani sei stata un’epica avversaria della passata Amministrazione e io, pur adesso da libero cittadino che siede in panchina e con le mie modeste competenze, altrettanto eserciterò il mio diritto di critica verso la tua amministrazione. Ma una cosa ti devo confessare, visto il quadro politico e gli attori con cui si è mosso e si muove tutt’ora il PD a Orvieto , baricentro delle coalizioni di centrosinistra , se tu non ci fossi stata a Orvieto bisognava inventarti.