Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma del Sig.Luigi in cui racconta un episodio successo ad un bambino di 3 anni, figlio di alcuni amici. Nella lettera racconta come la coppia sia dovuta andare all’ospedale di Terni per far togliere un pezzetto di plastica finito nella narice del bimbo.
“Mia moglie ed io, dopo una vita di lavoro in un’altra regione, ci siamo ritirati nella nostra Orvieto, città di origine e nascita. Ma, a volte, ci chiediamo ancora se abbiamo fatto bene, oppure no. Amici carissimi e persone molto affidabili e serie ci riferiscono oggi di questo episodio.
Notte tra venerdì 26 e sabato 27 luglio. Un bimbo di 3 anni, del quale non faccio nome e riferimenti per ovvio obbligo di privacy, viene portato dai genitori all’Ospedale di Orvieto perché ha un piccolo corpo estraneo nella narice, rivelatosi poi un frammento di plastica di minime dimensioni.
Lo vede un infermiere, si dichiara nella non-possibilità di estrarlo. Suggerisce ai genitori di recarsi all’Ospedale di Viterbo oppure di Terni. Chiama comunque il dottore in servizio, che non visita la narice del bimbo e conferma che i genitori lo devono portare a Viterbo o Terni. Confermo: non visita neanche il bimbo e non guarda nella sua narice. Dice solo che non è disponibile un otorino né durante la notte, né nei fine-settimana. Quindi conferma che devono andare a Viterbo o Terni. Parliamo, però, di un bimbo piccolo che viene portato a Terni. Il medico in servizio (non otorino) estrae il piccolo corpo estraneo nel tempo di 5 secondi, con semplici pinzette sterili monouso. Si mostra molto rassicurante e simpatico con il piccolo paziente, lo accompagna dalla pediatra di turno che conferma che è tutto a posto e non è necessario l’intervento di alcun altro specialista”. Sarei molto rassicurato se tutto ciò venisse preso in considerazione dalla nuova Amministrazione Comunale di Orvieto. Le forze di maggioranza e minoranza prendano atto del mio messaggio: ma dove siamo?!”.