Quarantuno interventi, per un totale di 33.126.377,92 euro, di cui 8 già precedentemente approvati dalla Giunta regionale, 32 interventi per i quali la Giunta, nella seduta del 4 giugno scorso, ha approvato la richiesta di ammissione a finanziamento da presentare al Ministero della Salute e, per un ulteriore intervento, la richiesta di proroga di 180 giorni da formulare al Ministero stesso.
Sono questi i dati salienti del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico ricompreso nell’Accordo integrativo tra Ministero della Salute e Regione Umbria. L’Accordo è stato presentato in questi giorni nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, dal presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, e dall’assessore regionale alla sanità, Antonio Bartolini. “Si tratta di un importante programma di interventi che vanno dall’adeguamento alle norme antincendio e di sicurezza degli edifici fino al rinnovo di delicate ed importanti strumentazioni sanitarie – ha affermato il presidente Paparelli-.
In questo modo la rete ospedaliera umbra può continuare ad essere una delle più efficienti a livello nazionale e sempre all’altezza delle aspettative dei cittadini. Abbiamo individuato interventi per un totale di 33.126.377 euro di cui 30.567.975 quota statale ex art.20, legge n.67/88, 1.608.840 di quota regionale e 949.561 di quota aziendale e potremo così – ha sottolineato Paparelli – impegnare tutti i finanziamenti, pari a 83.747.877 euro, assegnati alla Regione Umbria con le delibere C.I.P.E. del 18/12/2008, che comprendevano la quota pari ad 4.971.723,98 euro, quale integrazione prevista, solo per la Regione Umbria, per il “successo delle iniziative di riordino ospedaliero – testimoniato, tra l’altro, dal completo utilizzo delle risorse assegnate per investimenti ex art. 20 della l.n. 67/88 – che ha determinato il completamento della realizzazione della prima parte della programmazione regionale”.
“La scorsa settimana – ha affermato l’assessore Bartolini – è stata molto importante per la sanità umbra. Abbiamo chiuso in conferenza Stato-Regioni il riparto del fondo sanitario che assegna alla nostra Regione circa 1 miliardo e 600 milioni, riconoscendoci il massimo della premialità grazie agli indici di efficienza ed allo stato di sicurezza finanziaria in cui versa il sistema sanitario umbro, testimoniato anche dai quattro bilanci, tutti positivi, approvati della Aziende sanitarie. Potremo così investire ulteriori risorse, tra l’altro, per la riduzione delle liste di attesa che sostituiscono uno degli obiettivi primari della politica sanitaria”.
“Contemporaneamente – ha aggiunto Bartolini – abbiamo messo in cantiere la progettazione esecutiva degli investimenti previsti dall’Accordo di Programma con il Ministero della Sanità che renderanno ancora migliore il nostro sistema sanitario e ci consentiranno di restare in cima alla graduatoria delle Regioni italiane”. Nella seduta di Giunta del 4 giugno sono stati deliberati 2 ulteriori interventi che riguardano il consolidamento della Collina Colle Obito, scarpata prospicente il parcheggio della Azienda Ospedaliera di Terni” per l’importo di 303.850 euro e l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi della struttura “SIM INFANZIA” per neuropsicologia infantile di Terni dell’Azienda USL Umbria 2 per l’importo di 230.000 euro finanziato con risorse statali destinate all’adeguamento antincendio.
Al termine della conferenza stampa, il presidente Paparelli ha anche annunciato che la Giunta regionale procederà a nominare i nuovi commissari delle Aziende Sanitarie umbre “allineando la durata dell’incarico con il termine della legislatura e dunque i nuovi commissari resteranno in carica fino ai 60 giorni successivi all’insediamento della nuova Giunta, così come previsto dalla Legge. Insieme alla nomina però – ha concluso Paparelli – indicheremo anche gli obiettivi che dovranno essere perseguiti in questi mesi di attività, primo tra tutti la prosecuzione dell’integrazione di servizi tra le strutture territoriali e le Aziende ospedaliere”