di Valentino Saccà
Quella di San Giovanni, detto il Battista, è una delle figure cardine all’interno della tradizione cristiano-cattolica, ma che possiamo rintracciare anche nel Corano sotto il nome di Yaḥyā, grande profeta precedente a Maometto. Storicamente è stato un asceta proveniente da una famiglia ebraica e poi consegnato all’immaginario collettivo cattolico come figura di spicco nei vangeli, ricordato soprattutto come colui che tenne a battesimo Gesù.
Il Santo Battista, di cui si ricorda anche la tragica morte per decapitazione, viene festeggiato in diverse città italiane anche come Santo patrono, ma il 24 giugno resta la data ufficiale del calendario cristiano in cui commemorarlo.
In Umbria, più precisamente nelle zone tra il ternano e il narnese, San Giovanni viene celebrato seguendo una tradizione antichissima che associa al Santo in questione un’acqua della potenza taumaturgica, in grado di guarire e regalare fortuna allontanando la malasorte.
La leggenda ha origini molto antiche, partendo dalla credenza che nella notte tra il 23 e il 24 giugno “cade la rugiada degli Dei“, per via che il solstizio d’estate sia la porta attraverso la quale gli dei facevano passare i nuovi nati sotto forma di rugiada.
Elicriso, iperico, lavanda, menta, rosmarino, timo erba barona, verbasco, erano erbe che durante la notte del 23 di giugno acquisivano un potere sorprendente. Venivano raccolte rigorosamente dalle mani esperte delle donne, non solamente per i propri poteri medicamentosi. I fiori venivano più semplicemente utilizzati per la preparazione di quella che era definita l’acqua di San Giovanni. Si otteneva molto semplicemente mettendo a mollo per una intera notte queste profumate escrescenze fiorite, figlie delle piante magiche. Chi preparava l’acqua doveva essere preferibilmente a digiuno e pare che l’efficacia di questa fosse più ampia se i fiori posti in ammollo fossero stati in numero dispari. L’acqua l’indomani si sarebbe usata per lavarsi il viso, profumandolo come cosa invitante e preziosa.
Il rituale si divide in varie fasi, ognuna di esse ci ha ispirato alcuni stati d’animo:
1) Raccolta delle piante CONOSCENZA e RISPETTO
2) Esposizione dell’acqua alla notte ABBANDONO e FIDUCIA
3) Bagno con l’acqua di San Giovanni PUREZZA e RINASCITA
I giorni propizi vanno dalla data del solstizio astronomico al 24 Giugno (data in cui si celebra San Giovanni).