I sottoscritti partecipanti al Laboratorio di poesia e letteratura RESIDENZE ESTIVE che si è tenuto a Duino (Trieste), dal 26 al 30 giugno 2019, dicono NO con forza alla deriva culturale, alle parole violente e sessiste scagliate contro la comandante Carola Rackete in occasione del suo arresto. La nostra solidarietà si esprime nel condividere il suo comportamento di disobbedienza civile che in realtà esprime un dovere di umanità.
Il nostro comune destino di esseri umani, vulnerabili e mortali ci deve far riflettere sull’ampliamento della coscienza civile e politica e non sulla sua negazione. L’acqua del pozzo della civiltà e della convivenza è stata prima intorbidata, poi avvelenata da parole di odio sessista e razzista che vengono diffuse in ripetute occasioni da alcuni responsabili delle Istituzioni e rilanciate dai media e dai social, tanto da creare una diffusa atmosfera di violenza.
Rilanciare queste parole d’odio che offendono donne e uomini, sollecita la responsabilità di questi ultimi nell’opporsi a queste invettive brutali. L’utilizzo di questo linguaggio e la tacita giustificazione di chi non vi si oppone con forza in realtà autorizza atti e azioni violente contro le donne.
Il gruppo della manifestazione RESIDENZE ESTIVE si dissocia da questo uso violento del linguaggio.
Gabriella Musetti, Monica Guerra, Licia Ugo, Rodolfo Zucco, Luisa Gastaldo, Claudia Murru, Daniele Barbieri, Tea Giorgi, Laura Ricci, Maria Neglia, Leila Falà, Alexandra Zambà, Donatella Franchi, Maurizio Benedetti, Sergio Rotino, Alberto Nocerino, Barbara Pumhösel, Silvia Ricci Lempen, Gian Andrea Franchi, Lorena Fornasir, Gianna Candolo