Italia Nostra Umbria chiede certezze in merito al futuro della discarica “Le Crete”. Lo fa prendendo carta e penna scrivendo una lettera indirizzata al ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli, al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa e al ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio. Di seguito il teso della lettera:
Da fonti giornalistiche (www.ilmessaggero.it, sabato 1° giugno 2019) si apprende che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ad Orvieto per sostenere la candidatura a sindaco della città di Roberta Tardani, ha risposto con un «non entro in materie che non mi competono» alla domanda sulla presenza della discarica all’intero di un’area di colture di pregio, quali sono i vini Orvieto DOC.
Al contrario, il Ministro ha risposto alla domanda sulle coltivazioni intensive di nocciola che sta invadendo il territorio orvietano, affermando: «capisco il mondo ambientalista, ma non si può dire sempre di no. Al posto dei noccioleti cosa ci mettiamo? Come permettiamo ai proprietari di questi terreni di fare reddito?
Altrimenti arriviamo come in USA alla bistecca sintetica perché non ci sono maiali e vitelli. Mangiatevela voi».
In entrambi i casi, le risposte sono fonte di seria preoccupazione. La seconda anche perché, senza mancare di rispetto, è davvero banale e invitiamo il Ministro a rileggere i dati delle indagini nei territori dell’Altoviterbese intorno al Lago di Vico occupati dalla coltivazione intensiva della nocciola. Per quanto riguarda la discarica la risposta non è meno grave.
Chiediamo quindi ai Ministri competenti risposte in merito e ricordiamo loro che la discarica, collocata all’interno dell’area DOC dell’Orvieto, non ha fasce di rispetto. Dovrebbe essere di due chilometri, ma il vigneto più vicino è ad appena 23 metri dal limite della discarica. Chiediamo che venga effettuata un’indagine, da istituti terzi, per verificare il contenuto della discarica: indagine approvata dal Consiglio Regionale, su richiesta di un consigliere della Lega, ma non ancora effettuata. Chiediamo che venga bloccato l’ennesimo ampliamento in corso.