Testimoni di speranza: Valeria Martini, Barbara Cimmino, Emilia Persenico, Vittoria Piani e Chiara Viale. Rispettivamente, un direttore creativo, un direttore di prodotto, un’artista, una pallavolista e un avvocato. Sono loro le cinque donne che E.Va onlus ha scelto per restituire la speranza alle vittime di violenza e che l’associazione ha premiato nel Gran Galà che si è svolto giovedì 13 giugno allo sporting club Mondodomani di Marnate (VA) in un evento che ha aperto la collaborazione con la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.
«E.Va onlus premia donne normali, non super donne. Storie di successi possibili, sogni che si possono realizzare e muri di pregiudizi che si devono abbattere. Abbiate il coraggio di seguirne l’esempio, perché ci vuole molto più coraggio a rinunciare ai propri sogni che a correre il rischio di non farcela», ha introdotto Elisabetta Marca, presidente di E.Va onlus il centro antiviolenza di Busto Arsizio riconosciuto dalla Regione Lombardia che ogni anno assiste quasi 200 donne maltrattate con un’equipe di professionisti. «Questo diciamo alle donne che si rivolgono al centro. I riconoscimenti vanno, quindi, a donne che si sono distinte per la bellezza, la tenacia, la perseveranza e a forza delle loro idee. Sono donne comuni, affrontano ogni giorno gli ostacoli della vita quotidiana, cadono e si rialzano. A loro va la nostra ammirazione e il nostro affetto, consapevoli che laddove c’è parità di genere si aprono nuove possibilità».
Un messaggio di speranza condiviso dalle oltre 230 persone che sono intervenute alla seconda edizione del Gran Galà dell’associazione. Accanto a Francesco Alberoni, testimonial della serata, hanno partecipato l’onorevole Maria Chiara Gadda e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, oltre al “padrone di casa”, il presidente di Mondodomani Daniele Crespi, numerosi sindaci e rappresentanti del mondo industriale; tutti a sostenere un progetto che da otto anni si mette instancabilmente al fianco delle donne offrendo ascolto, assistenza e accoglienza.
Il fare rete attorno alla piaga sociale della violenza sulle donne è stato il filo conduttore di una serata dedicata al futuro.
«Davanti alla violenza di genere non basta affrontare l’emergenza, ma occorre agire con interventi strutturali, arrivando anche a cambiare l’approccio culturale», ha detto la presidente di E.Va onlus. «I casi di maltrattamento, che sia fisico, psicologico o economico, non hanno particolari radici sociali e non hanno età: è importante che ciascuno si faccia osservatore e testimone affinché chi subisce possa trovare il coraggio di alzare la testa e tornare ad una vita normale». E.Va onlus sta inoltre portando avanti un progetto sulla violenza assistita e uno sull’assestement terapeutico. Ha concluso Marca supportata da Cinzia Di Pilla, Gaia Girolami ed Emilia Barni di E.Va onlus: «Senza l’aiuto di tutti non potremmo fare molto perché questa è una battaglia che necessariamente si vince assieme».
Quest’anno, per la prima volta, accanto a E.Va onlus si è schierata la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «Speranza e fiducia: da qui passa il contrasto alla violenza sulle donne. E.va onlus svolge quotidianamente un compito fondamentale per riportare le donne vittime di violenza ad una vita normale», ha detto il presidente della Bcc Roberto Scazzosi. «Con la nostra presenza vogliamo testimoniare l’importanza di rimettere la comunità al centro della nostra vita e delle nostre relazioni. Solo con la vicinanza e il senso di appartenenza è possibile comprendere che anche davanti alla violenza non si è soli».
Le cinque donne premiate da E.Va onlus sono state scelte per dei precisi ambiti. Per la creatività è stata scelta Valeria Martini, creative director presso Heritage House Reputation Architects, con la motivazione: “Il creativo prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con essa. Avere uno sguardo capace di cogliere l’invisibile è il sogno di tutti, trasformare un drago in un mago è tutto ciò che vorremmo per le nostre donne. E.Va onlus ha la gioia di premiare una donna che ha fatto della creatività un occhiale per guardare il mondo e uno strumento di successo professionale”.
Per l’imprenditoria il premio è stato assegnato a Barbara Cimmino, direttore prodotto di Yamamay, con la motivazione: “Per fare impresa, oggi più che mai, si richiede coraggio e fiducia nel futuro, creatività ed impegno; se a tutto ciò si sposa la propensione alla generosità e all’alterità, allora si parla di imprenditoria etica ed illuminata. Lei rappresenta per noi tutto questo, è abilità e cuore al servizio dell’ascolto e del bisogno altrui”.
Per la cultura, il premio è stato assegnato all’artista Emilia Persenico con la motivazione: “Il Premio Cultura va a chi ha dedicato il suo talento e la sua bellezza all’arte e quindi alla rappresentazione dei lati oscuri e celati dell’animo umano. La ringraziamo perché attraverso un gesto poetico trasfigura il dolore in passione ed emozione”. Per lo sport è stata premiata Vittoria Piani, pallavolista 21enne in rappresentanza della formazione Unendo Yamamay Busto Arsizio che milita in A1. Questa la motivazione: “Per realizzare grandi cose non dobbiamo solo agire, ma sognare; non solo pianificare, ma anche credere. È il segreto dello straordinario successo sportivo della Unendo Yamamay , aver creduto e sognato trasformando una grande impresa in un sogno realizzato: per la terza volta nella storia hanno portato Busto Arsizio sul tetto d’Europa con la vittoria della Cev Volleyball Cup”. Per le pari opportunità il premio è stato assegnato a Chiara Viale dello studio legale Albè e Associati. “L’ordine degli avvocati di Milano ha conferito allo studio Albè il premio Pari Opportunità 2018. E.Va onlus non può non condividere un così significativo riconoscimento che significa rispetto e benessere per le donne”.