ORVIETO – Il giorno dopo è sempre un bel derby: da una parte stanchezza, sonno, dolori di gambe e di braccia, dall’altra una soddisfazione enorme e un senso di gratitudine per tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa piccola impresa e per tutte le persone che ci sono venute a trovare in questi due giorni in cui “Cantine Sonore” ha cercato di proporre un modo di fare festa e di sentirsi vicini, di stare bene insieme a nutrirsi l’anima di belle cose.
Venerdì 7 e sabato 8 giugno il meraviglioso quartiere medievale di San Giovenale ha unito in un unico abbraccio fiumi di persone, cittadini incuriositi e turisti incantati che hanno sciamato a cuore allegro per le sue viuzze e le sue piazze degustando vini di grande qualità, e passando attraverso diverse postazioni musicali in cui quasi trenta artisti (per inciso: quasi tutti del nostro comprensorio) hanno diffuso nell’aria poesia, energia, bellezza.
Per questo motivo, ciò che sta per seguire non sarà la solita serie di ringraziamenti di rito, ma una vera e sentita riconoscenza a tutti coloro (e sono davvero tantissimi) che ci hanno aiutato e supportato in questo progetto che è il risultato di qualche mese di lavoro (anche se, lo confessiamo, ci pensavamo da anni): con le nostre poche forze non ce l’avremmo mai fatta.
GRAZIE di cuore alle Aziende Vinicole del territorio e non che ci hanno dato la loro fiducia accettando di intervenire a una festa che chissà cosa sarebbe stata, grazie al Comitato dei Quartieri e a Orvieto in Fiore che ci hanno accolto nel loro programma fornendoci consigli e dandoci una grossa mano in termini di pratiche burocratiche. Grazie agli artisti di strada che hanno animato Piazza S.Giovenale: vedere i bambini schiamazzare tra le magicherie del Mago Lapone e innamorarsi dei funambolismi dei Los Filonautas è stata davvero una grande gioia, così come guardare gli stessi abitanti del quartiere vecchio aggirarsi stupiti essi stessi nel veder (ri)vivere in questo modo inaspettato il loro luogo del cuore.
GRAZIE a Piano Terra, Condotta Slow Food e a tutti coloro che con i loro banchetti hanno messo in piedi un animatissimo mercatino di prodotti tipici e artigianali. Grazie anche al Touring Club Italiano che in un’affollatissima passeggiata guidata ha raccontato il Quartiere e le sue storie.
GRAZIE ai nostri “fratelli” musicisti, mostri di bravura e di sensibilità artistica che, a fronte di un simbolico rimborso spese, hanno accettato di esserci per far vedere a tutti quanto di buono Orvieto ha seminato negli anni per far crescere una scena musicale di eccellente livello.
GRAZIE infine e soprattutto a quelle belle persone che sono gli abitanti di San Giovenale che hanno accettato di essere “invasi” da questa baraonda di ragazzi, famiglie, bambini, e che ci hanno fornito tutto ciò di cui avevamo bisogno: magazzini per stoccare il materiale, garage, cortili e cellai per ospitare le degustazioni, punti luce per attaccare le prolunghe: ci hanno messo a disposizione frigoriferi e congelatori, ci hanno aperto le loro case e ci hanno sostenuto con tante pacche sulle spalle, prima, durante e dopo la festa.
Per loro, in particolare, abbiamo voluto recuperare e ricantare una vecchia canzone (sull’aria di “Vecchia Roma”), scritta in dialetto orvietano dal Maestro Giuseppe “Punny” Corradino nel 1980 per celebrare l’atmosfera unica del quartiere.
Se volete, la potete ascoltare qui:
Infine, una cosa: abbiamo deciso di puntare solo sulle nostre risorse, non abbiamo attinto a finanziamenti pubblici, né cercato sponsor privati, né chiesto soldi alla gente: volevamo vedere se una roba del genere poteva camminare sulle sue gambe, e crescere libera, e dipendente solo dall’affetto della gente. Pare di sì.
Ass. Cult. Radio Orvieto Web