ORVIETO – Grande successo per la prima edizione di Benvenuto Orvieto diVino che ha portato oltre duemila persone, tra ospiti, visitatori e turisti, al cospetto delle meraviglie del Pozzo di San Patrizio di Orvieto per scoprire i sapori del nuovo Spumante e rimanere affascinati dalle enormi potenzialità dell’Orvieto Doc. Un consenso condiviso, partecipato e soprattutto pieno di tanti apprezzamenti per la scelta di esaltare il vino di Orvieto in uno dei monumenti simbolo della città della Rupe, legando la cultura alla tradizione di una terra resa immortale nel mondo per le sue bellezze e per la qualità di un vino che vuole tornare ad essere protagonista della scena enologia nazionale e internazionale.
Ad esaltare l’Orvieto Doc e le sue consistenti prospettive non solo la scelta dei luoghi e le molte iniziative legate all’evento, ma i tanti giornalisti ed esperti del mondo enogastronomico italiano e straniero che hanno saputo esaltarne le qualità e descriverne al meglio l’anima e la sostanza.
“Benvenuto Orvieto diVino è il modo con cui il Consorzio di Tutela del Vino di Orvieto ha deciso di onorare l’Orvieto in tutte le sue declinazioni – spiega il presidente del Consorzio, Vincenzo Cecci -. Il risultato raggiungo con la partecipazione di giornalisti nazionali e stranieri, esperti del settore, esponenti delle istituzioni nazionali e locali ed ospiti illustri è stato un segnale estremamente positivo per l’Orvieto, che fonda le sue radici nella tradizione di un terra accogliente e ricca di prospettive.
Altrettanto le duemila persone che hanno partecipato alla degustazione all’interno del Pozzo di San Patrizio nell’arco di tutta la giornata rappresentano la forza di un progetto di promozione che vuole riaffermare l’Orvieto nel contesto delle migliori denominazioni italiane. E’ questo l’inizio di un nuovo percorso e di nuovi obiettivi per il rilancio della Denominazione e del suo territorio, attraverso una serie di manifestazioni e di eventi di alto spessore culturale, mettendo sempre in primo piano il vino. Il Consorzio, sempre di più, guarda al futuro del nostro vino, individuando processi di crescita qualitativa con un occhio altrettanto attento al mercato e alle esigenze del consumatore”.
Ad affascinare i tanti visitatori e amanti del vino è stata anche la cornice musicale di altissimo livello grazie al contributo dei musicisti della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto, segno del legame profondo che il Consorzio vuole continuare a mantenere con il suo territorio, arricchito dalla presenza dei cantanti lirici della “Vocal Accademy of Orvieto” che ha visto la partecipazione di artisti provenienti dal Metropolitan di New York.
Diversi i momenti che hanno evidenziato la forza del progetto di rilancio dell’Orvieto. Sicuramente il primo brindisi, in fondo al Pozzo di San Patrizio, con il nuovo spumante “metodo Martinotti” prodotto con lo stesso uvaggio della denominazione dell’Orvieto Doc. In molti nel hanno esaltato la piacevolezza, la qualità e le potenzialità che potrà avere nel mercato degli spumanti italiani. A suscitare le emozioni degli invitati la presentazione del nuovo video promozionale del Consorzio di Tutela Vino Orvieto Doc Classico realizzato dalla società Vetrya, capace di raccontare con immagini toccanti la storia dell’Orvieto e della terra da cui nasce.
“E’ stata un’esperienza importante, piacevole e affascinante – afferma il presidente del Comitato scientifico di Orvieto diVino, dottor Riccardo Cotarella – Una giornata oltre che bella, estremamente significativa per la città, per l’Orvieto e soprattutto per il suo futuro. Con eventi come questo, ma altrettanto con momenti di promozione internazionale, vogliamo velocemente recuperare il tempo perduto.
L’Orvieto ha avuto una grande storia delle quale fare tesoro per costruire un grande futuro. Il vino di Orvieto ha una ricchezza immensa come le bellezze della città da cui prende il nome, dobbiamo mostrare queste ricchezze al mondo e dare all’Orvieto un futuro altrettanto ricco in termini di qualità, prospettive e collocazione sui mercati nazionali e internazionali. La presenza di tanti ospiti e giornalisti italiani e stranieri ci onora e va gratificata programmando altri appuntamenti di questo valore in Italia e all’estero. La prima esperienza con lo spumante possiamo ritenerla un successo per l’apprezzamento e i consensi ricevuti e uno stimolo per avere la possibilità di inserirlo a breve nel disciplinare. Altrettanto stiamo lavorando sulla sperimentazione dei quattro territori: calcareo, tufaceo, vulcanico e sabbioso. In particolare modo sulla performance del vitigno più importante che è il clone T34 del Procanico.
Un programma ambizioso, ma sicuramente realizzabile per il bene e il futuro dell’Orvieto che vede nella comunicazione e nei grandi eventi il culmine del progetto di promozione. Non resta che darci tutti appuntamento al prossimo anno, a Benvenuto Orvieto diVino 2020 e alle piacevoli sorprese che sicuramente ci riserverà il futuro dell’Orvieto Doc”.