Sono ben lieto che il nostro Sindaco abbia giustamente “sindacato” su alcune cosiderazioni da me rilasciate su di un noto quotidiano. Partiamo dai dati. La fonte non è altro che la Regione Umbria, dati come detto, rilevati al 19 marzo 2019. Quindi, se i dati a oggi sono aumentati, non posso che essere soddisfatto del buon lavoro di sensibilizzazione finora svolto da me e dalla mia associazione, che ricordo da oltre settanta anni è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia. Lo ricordo perché sembra che solo ora che le due figure, una di candidato politico e l’altra di rappresentante di un’ associazione, coincidano, abbia suscitato un qualche interesse.
Ho partecipato negli ultimi due anni a tutti i tavoli, consulte e osservatori vari senza che vi sia stata la minima percezione del mio contributo e di cosa rappresentassi. Posso affermare questo con certezza, visto che le dichiarazioni di due giorni fa sono le stesse che , insieme ad altre(ufficiali o meno), porto all’ attenzione dei “cosiddetti competenti” da ormai molto tempo. Sono oltremodo incuriosito che si faccia riferimento ad un “impatto sociale”. Proprio questo è il punto. Quasi quattrocento strutture pubblicizzate su di un noto portale d’intermediazione turistica(fonte Federalberghi ) la cui maggioranza insiste sul centro storico hanno a mio avviso(e non solo mio, Dove va l’economia Umbra? 6 maggio 2019) depauperato il tessuto residenziale di quella linfa vitale e di quella Identità di cui tutti noi ci vogliamo riappropriare. Non ci sono colori e non ci sono bandiere, non ci sono urla e non ci sono proclami, c’ è solo determinazione e condivisione d’intenti. Concordo sulla Progettualità , concordo sulla Cabina di Regia, concordo su qualsiasi equazione porti ad un miglioramento del nostro benessere economico e sociale, ma per favore lasciate fuori la politica del buon ascolto, a cui non appartenete.
Stefano Martucci, cittadino