Non si placa il dibattito intorno al cosiddetto “sabato libero”. Di seguito la nota diffusa “idealmente” a nome dei docenti dell’Istituto Orvieto-Baschi a favore della settimana corta a scuole e delle 500 famiglie che l’hanno richiesta con la sottoscrizione di dicembre:
Cui prodest? L’ anno scolastico volge al termine. Noi famiglie e docenti della scuola ci sentiamo di rivolgere questa richiesta ai rappresentanti dei genitori e dei docenti della scuola nel consiglio di istituto.
Cui prodest? Cui prodest aver con caparbietà e ottusità ignorato per un intero anno scolastico la delibera del collegio docenti di dicembre che a maggioranza vi aveva chiesto l’adozione della settimana corta a scuola.
Cui prodest aver ignorato similmente la stessa richiesta formulata da oltre 500 famiglie? A fine anno scolastico si possono tirare con lucidità le conclusioni del vostro agire.. Nella nostra scuola due terzi degli alunni staranno il sabato a casa.. Un terzo degli alunni frequenterà la scuola il sabato.
Cui prodest? Certamente non alle casse dell’amministrazione comunale che con il sabato a casa avrebbe risparmiato il 20% del totale di spese per l’istruzione ..uno spreco abnorme e un uso sconsiderato dei fondi pubblici visto il numero esiguo degli alunni frequentanti il sabato..
Cui prodest? Non certamente alla nostra comunità scolastica , delusa dal non essere da voi stata minimamente rappresentata e frastornata per essere, pure se in cosi larga maggioranza, da voi ignorata e osteggiata…
Cui prodest? Non ai nostri figli, che come avviene nella quasi totalità delle scuole italiane, avrebbero potuto riposarsi il sabato e la domenica condividendo più tempo e più esperienze con le proprie famiglie.. E invece ora ci sono famiglie che di sabato devono mantenere un figlio a casa e uno a scuola…un controsenso…
Cui prodest? A settembre avremmo potuto trovare una scuola più adeguata ai canoni e alle esigenze degli alunni e della nostra società, che anche se voi non ve ne siete ancora accorti, è mutata in questi ultimi trent’anni..
Cui prodest non aver saputo cogliere la opportunità data dalla presenza a scuola di una Dirigente Scolastica competente e rispettosa di tutte le parti che compongono la comunità scolastica. Che sempre, con equilibrio e professionalità, si è saputa far apprezzare da tutti..
Cui prodest? Questa è la frase che con veemenza le cinquecento famiglie che hanno sottoscritto quella richiesta, i docenti che hanno votato a maggioranza la delibera della settimana corta, e i pochi alunni che sono costretti ad andare a scuola anche di sabato vi porgono….CUI PRODEST?