La Rete Interregionale Protezione Ambiente (RIPA) chiede che i candidati sindaci di Orvieto prendano posizione pubblica contro gli impatti ambientali e sanitari della monocultura di nocciole (e di castagni) che si sta estendendo sulle rive del lago di Bolsena e sull’altopiano dell’Alfina, che è sede delle sorgenti principali dell’acqua per lo stesso Lago e buona parte dell’Umbria. Come è stato testimoniato del convegno “I noccioli del problema” tenuto ad Orvieto il 15 marzo 2019.
Chiediamo ai candidati sindaci che rispondano pubblicamente ai seguenti quesiti:
- Si è molto parlato recentemente della colonizzazione da parte della corilicoltura intensiva dai territori della provincia di Viterbo verso l’orvietano. Viste le ripetute denunce da parte di quei territori dei tragici impatti che tali colture hanno sull’ambiente e sulla popolazione lei è pronto a fare sue le preoccupazioni del territorio? Come intende procedere?
- Il territorio dell’Alfina è una riserva idrica strategica in quanto da un lato fornisce anche la città di Orvieto di acqua potabile e dall’altra alimenta il lago di Bolsena (SIC, Sito di Interesse Comunitario). Lei è sicuramente a conoscenza della posizione della Commissione Europea espressa con la seguente comunicazione: Bruxelles, 21.11.2018 C(2018) 7621 final – Comunicazione della Commissione – “Gestione dei siti Natura 2000 Guida all’interpretazione dell’articolo 6 della direttiva 92/43/CEE (direttiva Habitat)”. Come intende difendere questa risorsa fondamentale per la nostra comunità?
- Si è molto parlato di “bene di pochi e male di molti”, in quanto è fuori dubbio la vocazione turistica e di produzioni di qualità dei nostri territori, in quanto forse questa è l’unica economia che, in prospettiva, potrà donare prosperità e lavoro nei nostri territori. Il proliferare incessante di monoculture intensive di noccioli andrà ad oscurare le tantissime aziende agricole e turistiche che puntano alla tipicità, alla qualità ed al biologico, garantendo nel tempo un’economia duratura e compatibile con la risorsa “Ambiente”. Cosa intende fare per arginare questo fenomeno?
- Forse avrà sentito dire che i sindaci del lago di Bolsena si sono espressi negativamente in conferenza stampa sulle piantagioni di noccioli nel bacino idro-geologico del Lago di Bolsena (alcuni Comuni hanno già votato ordinanze in questo senso). Sono molto preoccupati per l’impatto che tali colture possano avere sulla salute del lago e dei cittadini. Voi siete pronti a fare la stessa cosa?
- Le piccole realtà contadine sono sempre più presenti nel territorio e possono contribuire significativamente all’autodeterminazione alimentare del nostro territorio nonché dare un grande contributo alla biodiversità sia agricola che sociale. In tal senso non vanno solo protette ma sostenute con la possibilità di accedere a spazi pubblici, quali piazze dove poter svolgere mercati contadini, ma anche ad infrastrutture pubbliche multifunzionali dove poter svolgere attività non solo legate ai processi strettamente aziendali ma anche più culturali e divulgative. Lei cosa sarebbe disposto a fare a sostegno di queste realtà?