di Roberto Meffi
Sono, come noto, impegnato nella campagna elettorale che mi vede candidato Consigliere Comunale di Orvieto per la lista “Prima gli Orvietani “, a sostegno di un candidato sindaco – Franco Raimondo Barbabella – che considero la migliore proposta possibile per la nostra città. Barbabella è, per usare le medesime parole di un’ altro candidato sindaco , parte integrante degli “anni migliori di Orvieto”, protagonista del vero e consistente Progetto Orvieto, riconoscendone di fatto, di fronte all’elettorato il valore Politico e Amministrativo .
In questi giorni ho avuto l’onore di vedermi confermato da tanti amici e amiche, la stima, l’affetto e la vicinanza verso la mia scelta e il mio costante impegno civico , attestazioni verso le quali mi sono sempre ispirato e confrontato nella mia esperienza politica , ritenendo il rapporto costante con i cittadini un grande valore etico e morale. Non sono certo mancate valutazioni sulla percezione di questa campagna elettorale , tanto da farmi giungere voci su una interpretazione decisamente strumentale della mia candidatura , che narra di un Roberto Meffi in fuga dal centrodestra e “nuovo acquisto “ di una coalizione di centrosinistra.
Oltre a smentire questa lettura , che peraltro trovo estremamente risibile, e se c’è ancora bisogno di chiarire la mia azione politica non ho certo preoccupazioni a farlo pubblicamente –rispetto a chi invece stenta ancora a trovare una sua identità – confermando da tempo le mie dimissioni da tutte le cariche di partito . Registro però , che la coalizione di cui sono parte attiva , è un’alleanza civica e indipendente. Al suo interno vi sono sicuramente personalità con un passato politico – cosa, peraltro, comune a molti – ma la gran parte dei candidati proviene da quella “società civile” che oggi più che mai ha bisogno di progetti realizzabili e risposte concrete.
Non solo a Orvieto, stiamo assistendo ad una generale crisi dei partiti: si preferiscono atteggiamenti autoreferenziali e auto conservativi ; si evita di mettere in gioco i ruoli, prospettive e candidature perché si vuole evitare di lavorare per il bene comune. Questi atteggiamenti, purtroppo , si sono tradotti in scelte calate dall’alto , talvolta improvvisate e improvvide , specialmente in una realtà come quella orvietana bisognosa di una robusta ripresa economica, sociale e culturale.
Tradirei me stesso se rimanessi fermo, tradirei il valore del mio impegno pubblico se pensassi che soltanto dentro un partito si può lavorare per il Bene Comune. Mi sono sempre ispirato ai valori moderati , liberali e democratici della politica seguendo la strada delle buone idee che servono a rispondere alle esigenze della gente con atti seri e concreti e non con slogan futuribili. Un solo esempio . Nel 2010 ho sostenuto responsabilmente insieme ad altri colleghi Consiglieri la giunta Concina anziché consegnare la Città all’incertezza amministrativa e contabile con gravi conseguenze sulla economia locale. Sono stato sospeso da partito , sono stato messo in un angolo e, come d’altro canto oggi, dove non ho chiesto e non mi e stato dato nessun paracadute elettorale ne – vivaddio- nessuna contropartita elettorale.
Allora come oggi ho ragionato con la mia testa, con la percezione politica che ho della cosa pubblica e delle questioni politiche, ed ho scelto responsabilmente di fare il bene della Città PRIMA del bene del partito nel quale militavo. Siamo consapevoli dell’incertezza che molte volte allontana le persone dalla politica , ma soprattutto mina la fiducia collettiva verso chi amministra un bene pubblico. Per rianimare quella fiducia serve il coraggio degli uomini liberi , il coraggio di chi come me e insieme a me sostiene Franco Raimondo Barbabella alla carica di Sindaco e si è candidato nella lista Prima gli Orvietani, perché crede che gli orvietani non siano solo elettori- come qualcun’ altro pensa -, ma uomini e donne determinati a ridare alla città un respiro indipendente , forte e rappresentativo della sua identità più profonda .
Possiamo sicuramente farcela , insieme agli Orvietani che come noi amano Orvieto e vogliono tornare protagonisti. Sono e rimango un moderato , un liberale, un democratico con sensibilità e idee differenti da altri, in campo politico e soprattutto nelle scelte da fare per il bene della città.