Nel corso della sindacatura ho potuto apprezzare la qualità del lavoro e la funzione sociale svolta dalle organizzazioni del Terzo settore: a queste devo un omaggio per ciò che sono e fanno e un’assunzione precisa di impegno per ciò che faremo in attuazione del principio di sussidiarietà.
La nostra area, a riprova della buona qualità della vita complessiva, ha uno degli indici di vecchiaia più alti d’Italia che induce però qualche “pigrizia” in economia e nuovi bisogni di welfare. L’altra faccia della medaglia è la straordinaria vivacità dell’associazionismo di stampo volontaristico, capillarmente diffuso ad Orvieto e nel territorio. La crisi ha riguardato anche i corpi intermedi convenzionali quali mediatori tra le istanze della società civile e le istituzioni; in questo quadro, le associazioni, le cooperative, le imprese, le fondazioni del Terzo settore sono state e sono indispensabili per la realizzazione del “welfare di comunità”, per la riqualificazione urbanistica e ambientale, per un modello di sviluppo inclusivo. Strumenti di resilienza sociale, queste organizzazioni hanno assunto l’onere di mantenere buona la coesione sociale.
Durante il quinquennio, con le organizzazioni del Terzo settore, abbiamo posto le basi per costruire modelli di partecipazione continua che servano a orientare dal basso i processi decisionali sulle politiche del Comune. Tra l’altro, nel dicembre del 2014, il Comune di Orvieto ha approvato il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Seguiamo con interesse il processo di ri-costituzione del Forum del Terzo settore, portavoce delle associazioni e soggetto in grado di sottoscrivere accordi, che sarà per noi un interlocutore privilegiato per reali percorsi di co-design di servizi ed eventi.
Giuseppe Germani, candidato sindaco