A conclusione del mandato, il gruppo di minoranza “Fare per Ficulle” condivide il bilancio di questi cinque anni di lavoro. “Abbiamo svolto il nostro compito di controllo sull’operato della maggioranza – è detto in una nota – evidenziando in più occasioni all’organo di competenza, la Prefettura, il mancato rispetto dei termini della procedura di presentazione del Bilancio. Abbiamo poi messo in evidenza al Ministero dell’Econimia e all’Ente erogatore di come la maggioranza intendesse disporre di fondi pubblici per realizzare una cucina di comunità in un fondo privato che non sarebbe stata disponibile all’uso di tutti i cittadini, ma solo di associazioni e privati selezionati arbitrariamente dal proprietario del fondo.
Abbiamo più volte richiamato al rispetto del regolamento del Consiglio Comunale per lo svolgimento dello stesso, affinché tutti i consiglieri potessero lavorare in ampia autonomia, ma soprattutto potessero rappresentare democraticamente i propri elettori. In realtà, la maggioranza, pur operando nel rispetto della norma generale, ha rifiutato di azzerare la Commissione Elettorale, quando il consigliere di minoranza si è dimesso per motivi di lavoro, per procedere alla nomina di una nuova Commissione elettorale in cui sarebbe stata rappresentata anche la minoranza e con essa la totalità dei cittadini.
Del resto il loro primo atto veramente politico è stato subito limitativo della democrazia e della trasparanza dell’azione amministrativa quando il 25/02/2015 con la modifica del regolamento del Consiglio Comunale allungava a 30 giorni, fino a un massimo di 45, il tempo per il rilascio di copie di documenti richieste da un consigliere per l’esercizio delle funzioni connesse alla carica elettiva ricoperta, mentre la norma precedente prevedeva solo 3 giorni. Non abbiamo svolto solo un ruolo di controllo, ma anche azione propositiva presentando diverse mozioni.
Abbiamo presentato la mozione di inizio dell’iter per il gemellaggio con la città di Foza, i cui abitanti sfollati durante la Grande Guerra trovarono rifugio a Ficulle: respinta.
Abbiamo presentato una mozione che scongiurasse il rischio di costruzione di centrali a biomasse nel territorio comunale, in linea con tutti i Comuni limitrofi, ma è stata respinta.
Mozione per la ripresa in streaming dei Consigli Comunali: respinta.
Mozione per non concedere spazi pubblici e pubbliche affissioni ad associazioni che si richiamano al Partito Fascista: respinta.
Mozione per un progetto di Street Art: respinta.
Inoltre abbiamo evidenziato, attraverso numerose interrogazioni, l’indifferenza della maggioranza su temi sensibili alla comunità, a partire dalla conclusione dell’iter per il gemellaggio con la città maltese di Qrendi a fronte di un lungo lavoro svolto da tutti i cittadini, poi interrogazione sullo stato di degrado del cimitero, sulla mancata apertura del centro diurno per malati di Alzheimer, per la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e la realizzazione dell’isola ecologica, sulla mancata pubblicazione della graduatoria delle domande per la concessione di case popolari (nel 2016), interrogazione sul mancato funzionamento della videosorveglianza all’ingresso del paese, interrogazione sulla mancata consegna alla Ditta aggiudicataria entro i termini del cantiere della Scuola Piccini.
In particolare abbiamo invitato la maggioranza a sollecitare la SII perchè realizzasse il raddoppio dell’acquedotto ed il depuratore, ma per avere una risposta certa ci siamo dovuti rivolgere direttamente al Servizio Idrico Integrato. Sulla collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia per la realizzazione di un progetto di marketing territoriale abbiamo sempre comunicato i nostri dubbi sull’effettiva necessità di un piano che riguardasse solo Ficulle, anziché prendere in esame un più ampio ed efficace progetto che coinvolgesse anche i Comuni confinanti, in effetti dopo 5 anni, a fronte dei costi sostenuti, non si vedono risultati e, peggio ancora, il Servizio Turistico Regionale riporta un calo delle presenze di oltre 3.500 turisti dal 2015 ad oggi.
Per concludere vogliamo porre l’attenzione sulla gestione finanziaria del Comune che, in un crescendo incomprensibile, chiude il bilancio con un avanzo spropositato: passiamo da circa 90.000 euro nel 2014 a circa 340.000 euro nel 2018; un comune non è un’azienda, non deve fare utili, ma deve investire in opere pubbliche e servizi o, almeno, deve abbassare le tasse. Infatti se andiamo ad analizzare le opere pubbliche realizzate durante questi 5 anni la maggior parte sono eredità della precedente amministrazione:
– il PUC, (oltre 300.000 euro) ovvero la ristrutturazione della “cripta” e la realizzazione dei marciapiedi, di cui ancora rimangono tracce di materiali di risulta recintati dal nastro rosso lungo la strada principale;
– superamento delle barriere architettoniche nell’edificio scolastico Piccini (circa 100.000 euro);
– messa in sicurezza delle strade a seguito degli eventi alluvionali del 2012 (oltre 550.000 euro);
– realizzazione nuovi colombari cimiteriali (circa 70.000 euro).
Invece non sono mai stati spesi i fondi destinati alla cartellonistica prevista per la Rocca ed i fondi derivanti dall’aggio ambientale (circa 50.000 euro) destinati alla manutenzione straordinaria degli impianti sportivi di San Cristoforo sono stati deviati sui giardini pubblici del capoluogo. Le opere pubbliche di rilievo progettate, finanziate e realizzate per merito dell’Amministrazione uscente si limitano agli interventi sulla Scuola Piccini (che è stata chiusa per 5 anni scolastici) e le luci notturne alla chiesa della Badia (circa 500.000 euro in totale).
Hanno fallito l’opportunità di usufruire dei fondi del PSR per la riqualificazione stradale presentando un progetto per una strada di poco interesse tanto che non è stato ammesso in graduatoria, così come per altri progetti irrealizzabili come gli Orti Medievali, mentre altri, pochi, progetti sono ancora alla fase preliminare o in graduatoria in attesa di essere finanziati. Forse il nostro lavoro è passato sotto silenzio, ma abbiamo combattuto piccole e grandi battaglie per il rispetto del diritto e della democrazia, abbiamo portato le istanze dei Cittadini e le necessità della comunità sul tavolo del Consiglio Comunale, dove ci siamo confrontati con la maggioranza senza alzare i toni e trascendere nell’inciviltà, almeno da parte nostra, cercando di rispettare sempre il ruolo che i cittadini ci hanno conferito nel 2014″.