ACQUAPENDENTE – La lavorazione realizzazione del mosaico floreale denominato Pugnalone (intarsio di fiori e foglie all’interno di un disegno riportato su tavola) vedrà protagonista in questo mese di maggio il Gruppo Via Del Carmine, il cui bozzetto è stato realizzato da Gianmarco Tomassetti. Nati nel 1986 i gialloverdi hanno trionfato nel 2006 con il bozzetto di Giulio Bartolomei che sintetizza “Hanno trovato acqua su Marte ! In questo sfruttato e squilibrato mondo molte terre e persone muoiono di sete. Ormai il petrolio non è più un problema: il vero problema è la mancanza d’acqua ! Scienziati spiritosi han dichiarato, dopo aver dissipato miliardi su miliardi, che su marte tracce d’acqua hanno trovato ! E comuni persone, spiritose anch’esse, hanno così ridendo argomentato che l’acqua potremmo allor portarla giù e così dissetar l’umanità che ha sete e toglier dalla terra le sue crepe perché rinasca il verde”. Ancora con Bartolomei arriva nel 2004 un secondo posto con “Facciamo garrire al vento la bandiera della pace ! Diciamo nò al terrorismo e no ad irresponsabili e sanguinose guerre che lo alimentano !”. Tre i terzi posti. Si parte nel 1995 con il bozzetto di Silvia Bartolomei e si arriva ai capolavori del padre Giulio targati 2001 e 2003. Si parte con la mucca che sottolinea “Più gli uomini diventano stupidi ed ottusi, più hanno bisogno di armi “intelligenti” per uccidere il denaro non manca mai, mentre il bimbo che deve operarsi deve ricorrere all’elemosina per non morire. Dall’alto della loro sapienza, gli uomini hanno fatto diventare carnivori noi bovini per farci pesare di più e poi quando ci siamo ammalati sono danti dicendo in giro che noi bovini siamo diventati pazzi. NOI ?” e si arriva al 2003 con “Il campo dei miracoli stà germogliando ! Lì non c’è crisi: il raccolto sarà sempre assicurato e abbondante”. Due i quarti posti targati ancora Giulio Bartolomei: 1998-1999. Due i quinti posti. Il primo targato Giulio Bartolomei è datato 2002 e rappresenta un Pugnalone “dedicato non solo alla donna islamica affinchè sia liberata dall’oppressione del “BURQA” e possa partecipare, come suo diritto alla vita sociale, ma anche altre donne di tutto il mondo, non rispettate, oppresse e schiacciate da altri “BURQA”, sia pure invisibili in una società in cui è preponderante il potere maschile “ ed il secondo del 2014 e dell’artista Silvia Marignoli che sottolinea come “A volte succede l’inaspettato. Il bene può riuscire a far fiorire anche situazioni apparentemente senza speranza”. Due i sesti posti. Quello del 1997 a cura dei bozzettisti Giulio e Silvia Bartolomei e quello del 2010 in cui Roberto Sugaroni cita Jean Jacque Rousseau “L’uomo è nato libero e dappertutto è in catene. La libertà in se può essere catena quando non se ne ha la consapevolezza, o quando nell’abuso se ne perde il senso. Si può essere schiavi della propria ignoranza, delle proprie false misure, del pregiudizio che prevarica la compassione, della cultura, quando la vanità e la presunzione rinnegano legittimità e merito. E’ solo nel valore che diamo alle nostre idee, come valori acquisiti, che resiste la forza rivoluzionaria dell’essere liberi, l’essenza stessa del suo essere ideale, al di là e al di sopra di ogni apparenza, al di là e al di sopra della storia stessa. E nella coscienza che rinnega l’esercizio del potere e nella scelta morale tra bene e male, che si afferma il principio della libertà, come atto di realizzazione individuale e come luogo di conquista sociale”. Crescono talentuosi disegnatori come Stefano Paioletti, Paolo Peverini. Mentre si affermano capigruppo doc come Giuliano Cencini, Francesco Zamperini, Celeste Cirrili, Giulia Pieri, Gloria Fumasoli.
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