ACQUAPENDENTE – La lavorazione-realizzazione del mosaico floreale denominato Pugnalone (intarsio di fiori e foglie all’interno di un disegno riportato su tavola) vedrà protagonista in questo mese di maggio il Gruppo Via del Fiore Prima Equipe, con bozzetto 2019 a cura di Paolo Marziali. I bianco-blu-giallo nati nel 1993 (in quattordici anni bozzettista unico Paolo Marziali), hanno trionfato nel 2008 con “L’aspetto della cose varia in funzione dei punti di vista da cui si guarda, si osserva. Dall’interno di questa cornice che le fa da contorno, riconosci la nostra Piazza, da sempre luogo eterno ed immutabile del paese. La fissi un attimo e non vi trovi niente di diverso….. Se la guardi però dal di fuori, non puoi non notare come la mano di una presenza rinfrancatrice le doni quella luce e quel senso di serenità altrimenti assente…. E’ un po’ come accade nella nostra vita, vincolati ai nostri punti di vista rimaniamo sempre uguali a noi stessi e il nostro cammino diventa piatto e monotono. Se invece noi sapessimo comprendere e scorgere la presenza di Maria in tutto ciò che facciamo, negli ambiti in cui ci relazioniamo nei luoghi abituali della nostra vita, di certo ci apparirebbe più leggero e luminoso, non meno di questi fiori che qui avvolgono la nostra Piazza”. Secondo posto nel 2013 con “Se ci fissiamo ostinatamente su un solo modo di vedere le cose rischiamo di perdere di vista l’insieme. Ed è INSIEME che riscatta il particolare, e il POPOLO che ha sconfitto il tiranno, è il Gruppo che esalterà la Festa.
E tu capisci che può succedere di tutto, che possono passare venti anni o mille, puoi lottare, litigare, gioire, arrabbiarti, armare, combattere, ribellarti, tradire, innamorarti, perdere, cadere, rialzarti, morire, sognare, ma quell’amore quell’unico grande amore starà sempre lì, più forte di tutto. Oggi Raccontiamo la nostra storia, la storia forse più bella per noi aquesiani, quella dei nostri padri e delle loro gesta, e la riviviamo ancora, come ogni anno in questo mosaico di ricordi. Ti toglie il respiro, ti parla di libertà, ti parla d’amore”. Due i terzi posti.
Il primo nel 2013 rappresenta “Voci stonate nella piazza, l’aria festosa, il senso forte della tradizione, ondate giocose di ragazzini riecheggiano in me come un passato ricordo in bianco nero. Dal cielo il Tuo sorriso, come la luce calda del sole, scende e colora con un abbraccio il mio paese. E un respiro d’aria nuova ! Apre gli occhi e sento già che la stagione mia ritrova un soffio caldo….Un sogno caldo di libertà”. Nel 2014 si sottolinea che “Il mio spirito si è fatto pittore ed ha ritratto la Tua bellezza nella tela del mio cuore ridestando un arido corpo che ne è ora, la cornice che lo racchiude. Questo miracoloso spettacolo traspare tra le bianche fronde fiorite di quell’albero, cosicchè la Tua presenza, le ombre illumina e il passato dipinge di nuova luce”.
Cinque i quarti posti. Si parte nel 1993, per poi passare al 2000 con “Non c’è stata gioia in questo giorno, non c’è stata pace in questo giorno, hanno pianto in tanti, sono morti tanti in questo giorno. Oggi ho lottato, ho combattuto, ho pianto, ho sofferto anche io per questa impossibile libertà. Ma ora sono stanco, ora voglio addormentarmi nel tuo abbraccio o Maria e sognare che domani quell’albero secco tutti lo vedranno fiorire e la nostra libertà irromperà come l’amore dopo un bacio dato da chi mi ama”, al 2002 con “Il mio corpo muore….vinto dalla brutale oppressione del male, straziato dalla sorprendente e senza fine indifferenza e crudeltà dell’umanità, imprigionato in quei freddi e rigidi schemi di una società nella quale non ha più spazio….Ma la mia anima, per Miracolo staccatasi da ogni sterile materialismo terreno, desiderosa di libertà, di amore, di cambiamento tende soavemente ad un fiore….segno di una nuova vita in mezzo all’asprezza di un albero oramai secco”, al 2007 con “Il male che pervade questo nostro tempo è anche frutto della condotta dell’uomo. Ognuno di noi, egoisticamente, ha chiuso il suo cuore in una roccia inespugnabile, allontanando da se ogni forma di coinvolgimento che implica lotta e sacrificio. Per questo è necessario fare uscire il male aprendo la porta del nostro “io” che da un tronco secco e arido si trasforma in un inno alla gioia, alla vita, all’amore”, al 2010 con “Credevo di essere solo nella mia sofferenza, abbandonato alle mie difficoltà. Invece ora so che quella goccia, quella sola goccia che Tu Maria hai messo fra le mie mani, è il segno di una nuova vita e della Tua presenza.
Così anche le nostre lacrime, sia esse si gioia, di dolore, di fatica, raccolte dalle Tue amorevole mani, cadranno come pioggia limpida e saranno linfa di ritrovata speranza per una nuova civiltà”- Quattro i quinti posti. Si inizia nel 2001 con “si sono proprio io, non mi vedi ! Avvicinati, toccami, non temere. Questo, che tu credevi ormai un albero secco è rifiorito, questo che tu credevi un legno privo di linfa, ora rivive. Così anche dentro di te si estingue quel senso di sottomissione e “sofferenza” e sboccia il desiderio di libertà. Vedi anche il sole, fonte di luce e di vita, oscurato dal male, torna a risplendere”, per poi passare al 2006 con “Dell’uomo prigioniero, del malvagio che ero non rimane che questo semplice corpo. Ora invece la mia anima esplode in un turbinio di fiori e la mia vita finalmente si ricolora di nuova speranza”, al 2009 con “Spesso ci guardiamo intorno ed abbiamo la sensazione di essere circondati da freddi pareti di ricordi e storie che abbiamo già vissuto. Ci sentiamo come soffocati da elementi meramente decorativi siamo stanchi….abbattuti….ma decidiamo di alzare gli occhi verso l’alto dove un grande chiarire ci mostra la nostra casa, più su ancora scorgiamo l’abbraccio caldo della Madre, il suo sorriso felice, vediamo sventolare bandiere di pace, il nostro cuore rifiorisce… e Veniamo di nuovo illuminati dalla luce di questo miracolo”al 2015 con l’inno lodi mattutine “L’aurora inonda il cielo di una festa di luce, e riveste la terra di meraviglia nuova. Emerge dal caos infinito un iride di pace.
Il tuo volto già trasfigura le tenebre opache del male. Sigillo d’eterna vittoria risvegli in noi la speranza. Così nel giorno ultimo l’umanità in attesa alzi il capo e contempli, libera, l’immensità del Tuo amore”. Quattro i sesti posti. Si parte nel 1996 e si passa al 2001 con “L’opprimente peso delle tue responsabilità, delle tue malvagità, come un fardello grave su di te. Quel senso di vuoto, che inesorabile accompagna la tua esistenza, come se no fossi parte di un tutto, ti hanno condotto ad uno stato mortifero di incoscienza etica e civile. Rialza la tua testa, scova dentro la tua anima, scuoti la tua coscienza uomo. Non ci sarà una nemesi purificatrice fin quando non ritroverai il vero senso della vita in tutta la sua pienezza. Solo allora, esploderà la trasparente unicità del tutto, la limpida bellezza del tuo essere vivo tra i vivi, uomo tra gli uomini” per arrivare lo scorso anno a “Darai agli esseri umani un ideale in cui credere, per cui battersi. Si affretteranno a seguirti. Vacilleranno, cadranno….poi si uniranno a Te nella luce.
Nel Tempo li aiuterai a compiere meraviglie, darai loro forza, speranza e bellezza…una bellezza senza perfezione che li spingerà a ricordare la loro condizione umana di esseri non perfetti, ma speciali”. Per arrivare allo scorso anno con il bozzetto di Paolo Marziali che cita “Diario di bordo. Giorno 10445 – 3 Aprile. Ho quasi 30 anni ma non ho ancora capito molto della mia vita. Come ogni mattina mi alzo spossato e confuso, in balia degli eventi finisco per perdere l’equilibrio come in una nave sui mari in burrasca…. Forse non mi manca nulla, forse non ho dovuto mai sudarmi niente, questo mi destabilizza. I giorni trascorrono imperterriti, uguali ed io ho bisogno di credre in qualcosa. Giorno 1-8 Aprile “ieri era il mio tredicesimo compleanno, i miei genitori, prima di imbarcarmi e darmi l’addio mi hanno lasciato una maglia usata di un calciatore. Nel nostro villaggio ero il ragazzi più fortunato perché quando davamo calci a quella palla di stoffa ero l’unico che gli somigliava e un giorno vorrei averne una mia. Giorno 1-15 Maggio 1166 “quando iniziammo a perdere la speranza si ebbero alcuni segnali positivi. Furono avvistati diversi oggetti fra cui un giunco, un bastone ed un fiore fresco che ub narinaiò pescò in mare, soltanto la vicinanza della terra emersa, la nuova terra, poteva giustificare questi ritrovamenti. Giorno 42 – 9 Maggio 2017.
Non è dolce naufragare in questo mare, chi non sa nuotare affoga e chi affoga viene lasciato indietro. Le acque in tempesta stanno rendendo il viaggio difficile, impossibile. Siamo sempre più convinti che un mondo nuovo non è auspicabile ma necessario. Giorno 54 – 21 Maggio. Vedo fiorire qualcosa di diverso. Di completamente nuovo. Lo sento anche dentro di me, e non può essere un illusione. Nò, non può eserlo. Ora è libertà ! il In questo nuovo secolo si alternano capigruppo giovani e motivati come Francesco Campana, Alfredo Dionisi, Riccardo Crisanti.