ORVIETO – Il “Contratto di Fiume” per il Paglia è uno strumento di fondamentale importanza per poter pianificare strategie per la salvaguardia della funzionalità idro-morfologica di questo bacino. L’obiettivo del Convegno, che si terrà presso la Sala Cittaslow al Palazzo dei Sette di Orvieto il 4 maggio alle ore 10, è quello di dimostrare che un modo diverso di procedere è possibile. Ed auspicabilmente avviare, su questo, una nuova dialettica “democratica” partendo dall’importantissimo strumento del “Contratto di Fiume”.
Le domande che si pone il convegno, che si rivolge all’intera comunità territoriale, partono dalla necessità di una conoscenza approfondita del fiume nella sua interezza, ma anche dei suoi aspetti puntuali, scegliendo tratto per tratto i criteri gestionali più adatti a ciascun contesto. Che consideri gli ambienti fluviali non più come soli vettori d’acqua e fonti di risorse, ma come sistemi naturali la cui resilienza si basa sulla salvaguardia della funzionalità idro-morfologica, ma anche di quella ecologica. Che educhi la cittadinanza a superare i concetti antropocentrici di “pulizia” e “messa in sicurezza” sostituendoli con quelli di “funzionalità ecologica” e “mitigazione del rischio”, evitando di associare alla presenza della preziosa vegetazione fluviale termini come “degrado”, “sporco” o “abbandono”. Insomma è possibile adottare un approccio diverso alla progettazione degli interventi di sicurezza? Una modalità interdisciplinare che includa l’idraulica e la geomorfologia ma anche la biologia, l’ecologia, la cura del paesaggio?
E’ stato invitato a portare i saluti del Comune di Orvieto, capofila del contratto di Fiume, il sindaco Giuseppe Germani.
Dopo una introduzione del dr. Filippo Belisario– responsabile del Tavolo Ambientale Contratto di Fiume Paglia- il dr. Silvio Manglaviti ci parlerà del viaggio nel tempo dei nostri Fiumi Paglia e Chiani. Seguiranno un intervento del dr. Francesco Biondi sulle caratteristiche geologico-ambientali del bacino imbrifero del Paglia, del dr. Alessio Capoccia, responsabile dell’Oasi di Alviano del WWF, che ci parlerà dell’impatto delle opere idrauliche sulle comunità biologiche dell’Oasi. Sarà quindi la volta del prof. Luciano Dottarelli del Club Unesco di Viterbo che ci presenterà gli approcci specifici del Contratto di Distretto del lago di Bolsena. Sul problema delle biomasse ci intratterranno sia Marco Dinetti, dell’associazione LIPU, portando una esperienza di fiumi distrutti in Toscana, che il dr. Ugo Corrieri dell’ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente) portando la sua esperienza di medico sui rischi sanitari degli impianti di biomasse. Chiuderà gli interventi il prof. Andrea Borgia relazionando sul problema mercurio nel Paglia.
L’ampio spazio-dibattito potrà essere usato per un confronto con altre esperienze e visioni, particolarmente dalle altre componenti dei tavoli programmatici del Contratto di Fiume Paglia, che ci auguriamo possano dare spunti interessanti. In modo che si possa riavviare- dopo le elezioni amministrative- con più adeguati bagagli il Contratto di Fiume Paglia. Concluderà i lavori Massimo Luciani de Il Ginepro di Allerona.
Coordinamento Associazioni Orvietano, Tuscia e Lago di Bolsena: Amelia Belli, Associazione Accademia Kronos-sezione di Orvieto, Orvieto; Filippo Belisario, Associazione WWF – sezione di Orvieto, Orvieto; Lucio Riccetti, Associazione Italia Nostra- sezione di Orvieto, Orvieto; Rita Favero, Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina (CISA), Orvieto; Mauro Corba, Associazione Altra Città, Orvieto; Anna Puglisi, Associazione La Renara per l’Eco sviluppo del territorio, Castel Giorgio; Fausto Carotenuto, Comitato Difesa Salute e Territorio di Castel Giorgio, C. Giorgio; Annalisa Rohrwacher, Comitato di Castel Giorgio in massa contro la biomassa, C. Giorgio; Donato Borri, Comitato garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo, C. Viscardo; Marco Carbonara, Associazione sviluppo sostenibile e salvaguardia Alfina, Acquapendente; Piero Bruni, Associazione lago di Bolsena, Bolsena; Stefano Ronci, Comitato tutela e valorizzazione Valli Chiani e Migliari, Ficulle; Massimo Luciani, Associazione Il Ginepro, Allerona; Riccardo Testa, Associazione il Riccio, Città della Pieve; Vittorio Fagioli, Rete Nazionale NOGESI.