Investire in ricerca e innovazione è fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’agricoltura: la Regione Umbria è al fianco delle imprese con un’ulteriore somma di 1,9 milioni di euro che consente di sostenere un maggior numero di progetti presentati per l’accesso ai contributi dei bandi del Programma di sviluppo rurale e risultati ammissibili. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, ha approvato procedure e criteri da applicare per impegnare le risorse “per interventi in favore delle imprese, incluse la ricerca e l’innovazione” derivanti dall’Accordo Stato-Regioni dell’ottobre scorso in materia di concorso regionale alla finanza pubblica e di rilancio degli investimenti pubblici.
“I bandi del Psr a sostegno dell’innovazione del sistema agricolo e agroalimentare per interventi che si fanno in gruppo e rete – dice l’assessore – hanno suscitato notevole interesse e hanno coinvolto attivamente un gran numero di imprese, istituzioni della ricerca, fornitori di servizi. Ora, per utilizzare le risorse aggiuntive che derivano dall’accordo con il Governo e che la Regione ha inserito nel bilancio di previsione 2019-2021, vengono finanziati – spiega – i progetti a valere sulla Misura 16 del Psr, sottomisura 16.1 e 16.2, risultati ammissibili ma non finanziati per carenza di risorse o finanziati parzialmente”.
Gli uffici regionali sono stati pertanto incaricati di contattare i richiedenti per chiedere la loro manifestazione di interesse a beneficiare del sostegno. Qualora il fabbisogno finanziario fosse maggiore delle risorse disponibili, è stato definito un ordine di priorità di finanziamento; la Giunta regionale ha stabilito anche le priorità di finanziamento con eventuali risorse residue. L’auspicio è che “un numero sempre più ampio di imprese possa avvalersi dell’opportunità del sostegno a investimenti per introdurre pratiche innovative e accrescere qualità e sostenibilità delle produzioni”.