BASCHI – E’ stata inaugurata ieri a Civitella del Lago la mostra Sulle tracce del genio: mappe e cosmografie ai tempi di Leonardo organizzata da Civitellarte Eventi Culturali in collaborazione con l’associazione Roberto Almagià – collezionisti italiani di cartografia antica e l’associazione Culturale Ovo Pinto.
La mostra, che gode del patrocinio della Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Baschi propone, eccezionalmente riunite, una serie di preziose cartografie originali che abbracciano un periodo che va dal 1478 al 1519, mappe rarissime generalmente non esposte al pubblico, la cui visione è stata resa possibile grazie alla disponibilità di importanti collezionisti, Emilio Moreschi e Roberto Borri, che hanno voluto concedere il prestito delle loro straordinarie opere.
L’appuntamento di Civitella propone 20 opere a stampa (particolare che le rende ancor più rare e preziose perché, nel periodo tra il XV e XVI secolo gli incunaboli erano realizzati prevalentemente a mano essendo, la nuova tecnologia della stampa, ancora poco diffusa): tra i pezzi proposti, di assoluto rilievo è la carta proveniente dalla collezione Moreschi datata 1492 e realizzata a Firenze da Francesco Rosselli: la tavola è uno dei prodotti cartografici più preziosi nel panorama cartografico italiano. Di straordinaria bellezza e rarità, di essa si sono conservati tre soli esemplari: il primo, già appartenuto alla Biblioteca Landau-Finaly, si trova presso la Biblioteca Nazionale di Firenze; il secondo presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano; il terzo, quello in mostra è l’unico con colorazione coeva.
Oltre alle carte dell’Italia è possibile ammirare anche una carta geografica del mondo a forma di cuore tratta dalla geografia di Claudio Tolomeo, curata da Bernardo Silvano da Eboli e pubblicata a Venezia da Giacomo Penzio di Lecco.
L’edizione in mostra si differenzia dalle altre stampate in Italia sia per i dati tecnici di esecuzione che per il contenuto: si tratta dell’unica edizione avente le carte stampate da matrici in legno, nonché la prima e l’unica stampata in due colori: rosso e nero.
Il catalogo della mostra è curato, per la parte scientifica, dall’associazione Roberto Almagià ed è arricchito con testi del professor Carlo Vecce, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e uno dei massimi studiosi dei manoscritti di Leonardo da Vinci, e del professor Vladimiro Valerio, Professore di Geometria Proiettiva all’Università IUAV di Venezia, l’unico italiano ad aver ricevuto il premio internazionale Helen Wallis nel 2017 per il suo contributo agli studi storico cartografici.
La mostra cartografica è stata inaugurata alla presenza, oltre degli organizzatori, del dott. Emilio Moreschi Presidente dell’Associazione Almagià, del prof. Vladimiro Valerio dell’Università IUAV di Venezia, del dott. Sergio Fatti del Servizio Musei, archivi e biblioteche della Regione Umbria, l’assessore alla cultura del comune di Baschi Damiano Bernardini, Giancarlo Mezzetti organizzatore della Mostra del Libro e della Stampa Antica di Città di Castello.
Parallelamente alla mostra, domenica 28 aprile alle ore 17, è in programma una conferenza dello storico d’arte Luca Tomìo dal titolo “1503: Leonardo da Vinci e i paesaggi umbri del Rinascimento”.
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