ORVIETO – Mercoledì 3 aprile – come comunica la nota del Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria) – si è tenuta un’assemblea sindacale del personale aderente al SAPPE presso la sala mensa del carcere di Orvieto. All’incontro hanno partecipato più di venti poliziotti penitenziari. Diverse le criticità denunciate dal sindacato. Dalla “drastica modifica dell’organizzazione dei turni di lavoro imposta unilateralmente” fino alla “mancata retribuzione degli straordinari dell’anno 2018”. E poi ancora, il conseguente abbassamento dei livelli minimi di sicurezza in servizio, soprattutto nei turni serali e notturni e “assenza totale di relazione sindacale col nuovo direttore che a due mesi dal suo insediamento – denuncia il Sappe – non ha ancora incontrato gli agenti”. Stesso problema viene denunciato anche “col comandante del reparto e coi suoi vice che non hanno mosso un dito per ostacolare l’organizzazione imposta dal neo direttore”.
“Queste – continua la nota del Sappe – sono state alcune delle motivazioni alla base dello stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria di Orvieto il quale, all’unanimità, durante l’assemblea sindacale ha chiesto un urgente incontro con il Direttore ed il Provveditore Regionale, in attesa del quale ha manifestato l’intenzione di permanere ad oltranza in istituto”. Incontro che, come riferito nella nota, sarebbe stato rifiutato dal direttore. Da qui, la decisione dell’assemblea di convocare, quanto prima, una nuova assemblea del personale per individuare altre e più incisive forme di protesta che potrebbero essere adottate ad oltranza fino a quando non interverranno autorità superiori a risolvere i conflitti, auspicabilmente con l’avvicendamento della dirigenza orvietana.
“Fratelli d’Italia si opporrà con tutti i mezzi consentiti ad un incremento della discarica Le Crete”
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