ORVIETO – Condannato dal Tribunale di Terni per l’omicidio della suocera, viene assolto in appello dalla Corte di Perugia. L’uomo, oggi 65enne originario della provincia di Salerno ma residente a Orvieto, era accusato di omicidio preterintenzionale per la morte della suocera. I fatti risalgono al 2012. La donna, madre della compagna dell’imputato e già in precarie condizioni di salute, era caduta in casa per poi morire all’ospedale Santa Maria della Stella dopo tre mesi di ricovero.
Durante la degenza, ascoltata dai carabinieri che avevano aperto un’indagine, la donna aveva riferito di essere stata in realtà spintonata e fatta cadere in terra dal genero, per poi essere gettata violentemente su una sedia.
A causa del fatto l’anziana aveva riportato diverse fratture, che avevano aggravato le sue già difficili condizioni di salute, fino alla morte. A novembre 2017, la Corte d’Assise di Terni lo aveva condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. La Corte di Assise di Appello di Perugia, nella sentenza del marzo scorso, ha invece impugnato la sentenza assolvendo, di fatto, l’uomo in quanto “il pubblico ministero non era in condizioni di prevedere l’evento improvviso mortale”.
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