Lunedì 25 marzo alle ore 12 presso il MODO / Sotterranei del Duomo è stata inaugurata la mostra fotografica di Luca Canonici dal titolo “Francisci Mochis” che resterà aperta fino 5 maggio prossimo. Alle 18, invece, si è svolta in Duomo la Concelebrazione Eucaristica di S. Em. il Cardinale Ennio Antonelli e di S.E. il Vescovo Mons. Benedetto Tuzia. Al termine, lettura del Cardinale Antonelli del mistero dell’Annunciazione.
L’Annunciazione di Francesco Mochi, conosciuta come una delle opere più espressive e preziose del Seicento italiano aveva abbellito per quasi tre secoli, l’interno della cattedrale insieme alla numerosa serie di ben 24 splendide sculture commissionate, tra il 1552 e il 1729, dall’Opera del Duomo per valorizzare lo spazio liturgico del Tempio cittadino ed esprimere concretamente la devozione della comunità orvietana. Nel 1897, restauri di matrice purista destinarono il capolavoro del Mochi e le monumentali statue di Apostoli e Santi Protettori a un esilio protrattosi fino a oggi, dapprima nei magazzini e poi nuovamente esposte dal 2006 nell’ex chiesa di Sant’Agostino.
Il ritorno del ciclo scultoreo dell’Annunciazione all’interno del Duomo è quindi un evento epocale nella storia del restauro, una “svolta storica” e una straordinaria restituzione al patrimonio artistico della Città di Orvieto e dell’Italia.
E’ il reintegro delle opere d’arte con l’unità della Cattedrale per la quale vennero realizzate e dove rimasero fino alla fine dell’Ottocento per poi essere costrette ad un oblìo di 120 anni. L’Annunciazione è la prima opera ad essere tornata in Cattedrale, entro l’anno infatti il progetto di riposizionamento delle statue si completerà con l’Apostolato.
Un progetto imponente, fortemente voluto e coordinato dall’Opera del Duomo attorno al quale hanno operato vari Enti e le competenze più qualificate e avanzate in campo scientifico e tecnologico, quali: l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, la Soprintendenza all’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio dell’Umbria, l’ENEA per gli aspetti scientifici e di innovazione nella prevenzione del rischio sismico, la Diocesi di Orvieto-Todi con il personale sostegno del Vescovo Mons. Benedetto Tuzia e il Comune di Orvieto per il supporto logistico.