Il 21 marzo 2019 il Teatro Mancinelli di Orvieto ha partecipato ospitando 442 studenti alla Giornata della memoria di tutte le vittime di mafia. E proprio seguendo il concetto di “tutte le vittime” che ho organizzato con l’amico regista e attore Fabrizio Coniglio, per il secondo anno consecutivo, un momento di riflessione rivolto alla creazione di una maggiore consapevolezza e convincimento nei nostri giovani su quello che la mafia ha rappresentato e rappresenta nel nostro Paese, sulle stragi che hanno coinvolto anche e soprattutto non solo paladini della giustizia ma persone innocenti che nel loro cammino normalissimo hanno incrociato occasionalmente i loro passi in prossimità di abitazioni o incroci stradali abitati o attraversati da magistrati, giudici, uomini delle forze dell’ordine, giornalisti, sacerdoti ecc.
Insomma di tutte quelle persone che operano con il loro lavoro e con le loro attività nel contrastare quotidianamente la criminalità organizzata. Nel ricordare il motivo per il quale la giornata fu istituita, ovvero nel momento in cui la vedova Montinaro chiese a Don Ciotti perché non ricordare tutte le vittime indistintamente e non solo i nomi dei magistrati, che combacia volutamente con il primo giorno di primavera, con la rinascita, abbiamo pensato di rappresentare sul palco del nostro Teatro la storia vera di Margherita Asta, coautrice con Fabrizio dell’evento, sopravvissuta a sua madre e ai suoi due fratelli nell’attentato del 2 aprile 1985 a Trapani nel quale la mafia, appunto, mancò il vero bersaglio individuato nel nemico giudice C. Palermo, perché la macchina di Barbara Asta, madre di Margherita, affianco’ l’autovettura del magistrato nel momento sbagliato e nell’ora sbagliata. Quel “sangue nostro” titolo dello spettacolo, è la richiesta vera di Margherita bambina nel vedere la chiazza di sangue sulla limitrofa villetta dove si svolse l’attentato.
Al termine della rappresentazione con Fabrizio ci siamo collegati in video chiamata organizzata con Margherita Asta, attivista di Libera, che era a Ravenna con 5.000 persone e così in tutta Italia partendo da Padova dove il corteo di Don Ciotti ha sfilato nella città. Il telo nuovo calato sul palcoscenico ha attivato quel ponte auspicato da Margherita e da tutti noi che ha riunito simbolicamente Orvieto con Ravenna. Applausi incessanti da parte dei ragazzi in Teatro e delle persone collegate da Ravenna.
Teatro Memoria quest’anno ha avuto una presenza di pubblico di 2.045 tra studenti e docenti. Stiamo lavorando per la prossima edizione che auspichiamo sia sempre più ricca di eventi e momenti formativi di alta qualità. Un doveroso ringraziamento a tutti gli sponsor privati: imprese, istituti di credito, associazioni di categoria, ed alla Assemblea Legislativa della nostra Regione che hanno reso possibile, anche quest’anno, il mantenimento dell’iniziativa finanziandola integralmente e consentendone la piena fruizione da parte dei ragazzi in modo del tutto gratuito. (Cristina Calcagni)