ORVIETO – Con nove voti a favore e due astenuti, il consiglio comunale di Orvieto ha approvato le controdeduzioni alla variante del Piano Regolatore, parte strutturale e operativa, prevista per l’abitato de La Svolta: ora si attende il giudizio definitivo della regione Umbria per quanto riguarda gli aspetti urbanistici, prima di una sua definitiva approvazione consiliare.
La variante de La Svolta, attesa da anni e il cui iter era iniziato sotto l’amministrazione Concina, non prevede un incremento di superfici e quantità edificabili: come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Floriano Custolino, il compito dato era quello di venire incontro ad alcune richieste dei cittadini, riducendo il consumo di suolo pubblico, per valorizzare e riqualificare l’intera area.
Delle settantotto osservazioni presentate, votate singolarmente come prevede la normativa, ne sono state accolte, o parzialmente accolte, quarantotto, mentre quella presentata da Confindustria Orvieto e relativa al secondo stralcio della complanare, non poteva essere discussa in sede di controdeduzioni e sarà affrontata in seguito con un’apposita variante in quanto l’infrastruttura è stata già finanziata.
Nel suo intervento, Custolino ha ribadito la necessità di operare per una sorta di razionalizzazione del tessuto urbano, visto che l’area de La Svolta ha avuto nel tempo uno sviluppo disordinato e non omogeneo, evitando un aumento della cementificazione, puntando diritti alla riqualificazione e alla valorizzazione dell’area. “Abbiamo cercato di andare incontro alle richieste di singoli cittadini che hanno chiesto il cambio di destinazione d’uso per locali già esistenti – ha aggiunto l’assessore – magari per farci la casa per i figli, oppure un ampliamento o la richiesta di un lotto minimo per costruire un’abitazione. Di certo abbiamo stralciato molto di quella che era edilizia speculativa, un tempo motore dell’economia di questo territorio, che oramai da un decennio è in forte crisi, come dimostrano le molte lottizzazioni che sono interessate da fallimento”.
Alla relazione di Custolino ha fatto eco il sindaco Giuseppe Germani, che ha tenuto a sottolineare come questa variante rientri in un contesto più ampio di ricucitura del complesso tessuto urbanistico orvietano: “Ci tengo a ringraziare tutti gli uffici preposti che hanno lavorato sodo negli ultimi mesi – ha esordito il sindaco – con l’obiettivo di diminuire l’espansione edilizia sul territorio e venire incontro alle nuove esigenze dello stesso. La variante de La Svolta rientra in un’idea complessiva che renda più omogeneo il territorio del nostro comune, insieme ad altri progetti che sono allo studio, come il miglioramento viario ai Fori di Baschi, dove c’è una progettazione avanzata da parte di Anas, al riconoscimento della riserva MAB Unesco del monte Peglia che lambisce i confini orvietani, lo sviluppo del progetto Cittaslow, alla realizzazione del secondo stralcio della complanare. Alla base di tutto c’è anche un ripensamento dello sviluppo, in seguito alla evidente crisi demografica ed economica”.
Durante la relazione di Custolino, l’opposizione ha abbandonato l’aula per protesta, accusando la maggioranza su questioni di metodo, tanto che fino all’ultimo c’è stato il rischio che mancasse il numero legale. In particolare la consigliera M5S Lucia Vergaglia, pur ritenendo positivo il fatto che la variante preveda un minor consumo di suolo, ha attaccato Germani, accusandolo di aver rubato la scena al suo assessore per fare un comizio politico. “Resto perplessa e preoccupata – ha aggiunto Vergaglia – perché l’amministrazione non si è posta il problema della bomba a orologeria che è la discarica: riguardo la riqualificazione della stazione di Baschi prevista nel progetto delle Aree Interne, volta a far si che nello scalo vengano accolte le merci – ma di quali merci si tratti non ci è dato sapere – temo che tutto sia in relazione con la discarica delle Crete“, conclude.
La Vergaglia, così come Roberto Meffi di Forza Italia, ha votato con la maggioranza a favore delle controdeduzioni, mentre Roberta Tardani e Stefano Olimpieri si sono astenuti. Proprio in sede di dichiarazione di voto, va segnalata una crepa all’interno del partito di Berlusconi: nelle sue dichiarazioni di voto, la Tardani aveva annunciato l’astensione da parte di Forza Italia, mentre Meffi ha votato a favore, ricordando che l’iter della variante era iniziato con la precedente amministrazione di centrodestra: “Posto che siamo giunti a conclusione, ci tengo a sottolineare che ce ne prendiamo i meriti – ha incalzato il consigliere forzista – ma resta la bocciatura di questa amministrazione che non ha saputo portare a sintesi nessun progetto se non questo che di fatto era il nostro”. [suggeriti]