“La Giunta regionale ha disposto l’attivazione, per l’annualità 2019, di sette bandi del Programma di sviluppo rurale, relativi alle indennità a favore delle imprese che operano in zone montane ed aree naturali protette, la conservazione degli habitat e del paesaggio rurale, e ai pagamenti per il potenziamento dell’agricoltura biologica e la produzione integrata”.
È quanto rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, annunciando l’avvio delle procedure per la presentazione delle domande di sostegno a valere sulle sottomisure 10.1.1 Rispetto dei disciplinari di produzione integrata; 11.1 Pagamenti per introdurre pratiche e metodi dell’agricoltura biologica; 11.2 Pagamenti per mantenere pratiche e metodi dell’agricoltura biologica; 12.1 Indennità per le zone agricole Natura 2000; 12.2 Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000; 12.3 Indennità per l’obbligo di mantenimento di “fasce tampone”; 13.1 Indennità per le zone montane.
“Quest’ultima misura è destinata alla sola area del cratere del sisma 2016 – sottolinea l’assessore -, a differenza delle altre estese a tutto il territorio regionale. Con la pubblicazione dei bandi per la nuova annualità – prosegue – continuiamo a garantire il sostegno alle imprese agricole che rappresentano un importante presidio del territorio e dell’ambiente e un argine all’abbandono delle aree rurali svantaggiate e montane, impegnando allo stesso tempo nella maniera più efficace tutte le risorse finanziarie della programmazione 2014-2020 del Psr”.
“Con l’atto approvato – dice – abbiamo intanto destinato un totale di 10,5 milioni di euro per quattro bandi. Di questi, 2 milioni di euro sono previsti per i due bandi per l’erogazione di indennità e pagamenti volti a compensare lo ‘svantaggio’ di chi ha un’attività agricola o forestale in siti comunitari e Parchi della rete Natura 2000, legato alla presenza dei vincoli a garanzia della tutela e conservazione dell’habitat naturale. Ammonta a un milione e mezzo di euro la dotazione del bando a sostegno del mantenimento di siepi, filari, fasce di vegetazione ‘tampone’ caratteristiche del nostro paesaggio rurale”.
“La somma più cospicua – aggiunge l’assessore Cecchini – è destinata alle indennità ‘zone montane’: a disposizione abbiamo messo 7 milioni di euro, 3 dei quali derivanti dalla riprogrammazione solidale dei Psr delle altre Regioni e nazionale a seguito degli eventi sismici di tre anni fa nell’Italia centrale. La permanenza delle attività agricole in Valnerina e in tutta l’area maggiormente colpita dal sisma è una priorità per il futuro di quel territorio – rileva – fondamentale anche per contrastare lo spopolamento e in questa direzione va il sostegno garantito attraverso gli interventi del Programma di sviluppo rurale”.
“Per i bandi delle restanti tre sottomisure, con le precedenti annualità – precisa inoltre l’assessore – le risorse assegnate sono pressoché esaurite, poiché hanno riscosso grande interesse ed è pervenuto un numero di domande superiore alle previsioni. La loro attivazione anche per l’annualità 2019, entro i termini fissati dal Regolamento europeo, è il presupposto indispensabile – spiega – che ci consentirà di utilizzare le disponibilità derivanti da possibili economie e dalla rimodulazione finanziaria del Psr che la Giunta regionale intende proporre alla Commissione europea nel corso di quest’anno e che terrà conto – conclude – della necessità di rafforzare le misure che presentano un maggior fabbisogno, quali le misure a superficie, per contribuire al pieno utilizzo delle risorse e al pieno raggiungimento degli obiettivi del Psr”.