Commento di Dante Freddi- Simpatica disamina di Giorgio Santelli sulle dinamiche elettorali nelle diverse aree politiche della città. Germani attende di recuperare il Pd, ma è scassato dal tira e molla e credo deciderà di presentare la sua candidatura a giorni, cercando di intercettare l’elettorato piddino piuttosto che la dirigenza orvietana del partito. Nei Cinque stelle va avanti la candidatura di Vergaglia, dice Santelli, rispetto che quella di Lucio Riccetti, di cui non esiste traccia, ma che potrebbe saltare fuori dal cilindro Rousseau all’ultimo momento, come avvenuto nelle politiche. Se è lì che decidono.
Vergaglia si è conquistata un suo posto al Sole, dato che da cinque anni si occupa con entusiasmo e continuità della vita cittadina senza apparente sostegno da parte dei pentastellati orvietani, abbastanza defilati, ma che le venga riconosciuto il merito è altra cosa. Boh, lì sono davvero nelle mani del loro dio.
La destra è franta in fazioni e cordate, legate anche al salto di quasi tutti sul carretto salviniano. Rimane qualcuno in Forza Italia, a cui sembra spetti la candidatura di Orvieto. La lotta è dura, ancora di più con la prospettiva che l’elettorato si faccia trascinare dalla Lega e quindi ci sia la possibilità di elezione. Fratelli d’Italia, abbandonato dai dirigenti storici, non ha alcuna possibilità di incidere e qualche voce discordante dagli accordi regionali e nazionali corre il rischio di risultare soffocata.
Poi c’è il dottore, c’è sempre un dottore. Del cardiologo Mazza, candidato democristiano, trascinato nell’agone da tutta la destra e subito abbandonato, si sa poco, almeno ne sa poco chi non ha problemi cardiologici. Sembra che Germani, geometra, abbia presentato all’Asl il suo curriculum per sostituire eventualmente Mazza nella direzione del reparto di cardiologia. Dichiara di avere un gran cuore.
Posta Giorgio Santelli è con Sara Happy Sun Simonetti e altre 9 persone.
ORVIETO, STATO DELL’ARTE ELETTORALE.
Nel centrosinistra Giuseppe Germani da una parte e il nome nascosto nella busta di Andrea Scopetti. Tra i cinque stelle sale la candidatura di Lucia Vergaglia gradita a Roma. Lucio Riccetti non pervenuto. Nel centrodestra prima Roberta Tardani poi, invece, meglio Roberto Meffi, poi l’ipotesi Civica, poi Toni Concina che però dice no all’X Factor di Barbara Saltamartini, quindi, allora meglio tornare su Roberta Tardani. O forse valutiamo l’ipotesi di Stanislao Fella. Anzi, meglio dividerci e ognuno il suo. Forza Italia su Tardani ma arrivano le firme dei no (150) superiori a quelle dei Sì. Quindi torniamo su Roberto Meffi. Il partito si spacca e alcuni rompono gli indugi e pensano al civico Andrea Mazza. Gradimento alla candidatura civica anche di Fratelli d’Italia e un pezzo di Lega. Ma per quest’ ultima forse non va bene nemmeno lui. La Lega allora dice: potremmo pensare noi a Fella ma forse la candidatura di Stefano Olimpieri è più nostra, più caratteristica e caratterizzante. Andrea Mazza comunque si candida in ogni caso e arrivano molte richieste di chi vuole partecipare a quest’avventura mettendoci la faccia e la presenza in lista. Altre candidature in arrivo, comunque, per il centrodestra. Si vocifera di Napo Orso Capo gradito alla Lega, Bubù a Forza Italia che vuole aprire ai giovani mentre i sovranisti pensano ad una donna, Heidi. O forse meglio la più attempata e conservatrice signorina Rottenmeier. Scartata l’ipotesi di Lady Oscar poichè le sue ultime posizioni anti Gillet Gialli non sono state gradite.