Commento di Dante Freddi- Sì o no al presunto insediamento di un McDonald’s a Orvieto scalo, o in altra zona della città. È questo il tema più discusso della settimana, più delle elezioni, perché tocca direttamente le nostre abitudini e permette di esercitare le nostre idee senza troppa fatica. Un giudizio su questa catena di fast-food ce l’hanno tutti, se piacciono o no quei prodotti uguale, se sia il caso di ospitare a Orvieto una simile azienda è un dibattito a cui si può partecipare con una certa leggerezza.
Mettiamo in fila le questioni.
McDonald’s vorrebbe sistemarsi all’uscita del casello autostradale, in via Costanzi, e il Comune avrebbe detto no per problemi di viabilità.
McDonald’s starebbe cercando un altro luogo da proporre senza che sia soggetto a problemi di viabilità.
Il mio benzinaio ritiene che sarebbe un gran casino a via Costanzi, già ingolfata, soprattutto in certi momenti della giornata. Ma lui non è il proprietario dell’impianto, che probabilmente la pensa in modo diverso.
Il norcino dove compro l’affettato dice che sarebbe incomprensibile che una città slow possa caratterizzarsi come sede di venditori di hamburger anziché di prodotti del territorio, e « poi siamo anche capitale mondiale di Cittaslow».
Il cliente in coda davanti a me se ne frega di Cittaslow e del vivere lento e afferma che « A me piacciono i prodotti di McDonald’s, costano poco e sono buoni. Si cena con cinque sei euro. I giovani ci vanno matti, e anche io» .
Il commentatore “liberista” sostiene che la concorrenza fa bene al commercio e sicuramente fa bene al consumatore.
Il commerciante che vende pizza e panini e pasti a prezzo modico vede nell’”americano” un robusto competitore e non commenta, per non essere accusato di temere la concorrenza.
« Crea lavoro» commenta uno.
« Fa perdere lavoro a chi ce l’ha» dice un altro.
« Non possiamo fermare il futuro» commenta uno.
« Dobbiamo difendere il territorio, la sua cultura agricola e culinaria» sostiene un altro.
« I ristoranti acquistano roba di tutto il mondo, altro che prodotti locali, a parte qualche prosciutto e salsiccione» risponde un altro ancora.
Io vedo un solo vantaggio. Se fosse collocato nel centro storico avrebbe almeno la funzione di stimolare gli affezionati del McDonald’s a salire in città, perché costituirebbe un sicuro e robusto elemento di attrazione, che è quello che manca nella struttura commerciale del Centro storico.
Qualunque sia la scelta di chi può decidere, fino a dove può decidere, non andrà bene a nessuno.
Posta Fausto Galanello a commento dell’articolo di giornale allegato alla pagina.
Ma dove sarebbe il “…no ripetuto negli ultimi mesi…”?