Il Centro di Documentazione Popolare di Orvieto, la Confederazione COBAS / Comitati di Base dell’Orvietano, le associazioni Val di Paglia Bene Comune, ANED (Ass. Nazionale Ex Deportati nei campi di sterminio nazista), ANPI, L’Albero di Antonia, Artemide / Casa Laboratorio Il Cerquosino, Il Ginepro, Il filo di Eloisa, Lettori Portatili, Orvieto Street Art, L’Italia che Resiste, esprimono preoccupazione per il fatto che la mozione approvata dal consiglio comunale di Orvieto il 27.03.2018 “MAI PIU’ SPAZI AI FASCISTI”, dopo quasi un anno dalla sua ratifica, non sia ancora entrata in vigore.
Sull’esempio virtuoso di molti altri Comuni in Italia, il documento impegna il Sindaco e la giunta ad adeguare disposizioni e relativi regolamenti, affinché – citiamo testualmente – “(…) non potranno in alcun modo essere rilasciate concessioni per l’utilizzo di suolo pubblico e spazi di proprietà pubblica, alle organizzazioni e alle associazioni che si richiamino direttamente all’ideologia fascista, ai suoi linguaggi e rituali, alla sua simbologia, o che esibiscano o pratichino forme di discriminazione non rispettando l’art. 3 della Costituzione(…)”.
In una fase sociale e politica particolarmente critica come l’attuale, dove in modo strumentale a logiche elettorali si continua pericolosamente a soffiare sul fuoco dell’intolleranza verso “il diverso”, e dove si vorrebbe rovesciare la storia della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo, tentando di far passare i liberatori come carnefici e i nazi-fascisti e i loro lacchè come perseguitati, dodici associazioni dell’orvietano, da sempre impegnate nel sociale, nella cultura, nella tutela delle memoria e dei diritti, chiedono al Sindaco di Orvieto e alla giunta comunale di dare finalmente piena attuazione alla mozione “MAI PIU’ SPAZI AI FASCISTI”.
“Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” Primo Levi.