Il Centro Antiviolenza “L’Albero di Antonia” di Orvieto nella giornata internazionale dell’8 Marzo aderisce alla rete femminista Nonunadimeno, promotrice dello sciopero generale femminista in Italia di 24 ore, per il settore pubblico e privato con manifestazione nazionale a Roma. L’appello chiama le donne ad interrompere ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita.
Le donne incrociano le braccia sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze, per rifiutare i ruoli e le gerarchie di genere. Sciopero globale anche per sostenere l’impegno di tutti Centri Antiviolenza, in solidarietà con quelli a rischio di chiusura, affinché rimangano luoghi di libertà delle donne per le donne, contro ogni tentativo di chiusura o istituzionalizzazione, fenomeno da scongiurare ma in atto da alcuni anni.
L’Associazione “L’Albero di Antonia” si è attivata per il volantinaggio dello sciopero e la distribuzione di un fazzoletto fucsia, ideato e denominato pañuelo da Non una di meno, da attaccare allo zaino, o legare ai capelli; ogni donna può facilmente realizzarlo ed indossarlo ogni giorno, come simbolo di lotta, di liberazione, di riconoscimento e di sorellanza. L’associazione chiama tutte e tutti alla solidarietà per la Casa delle Donne di Terni, a rischio di chiusura a causa delle politiche sugli spazi sociali del Comune.
La ricorrenza è l’occasione per evidenziare le forme di discriminazione e violenza di genere che ancora sono parte della vita di tutte le donne. Nelle piazze di ogni continente le donne e gli uomini solidali manifesteranno contro la violenza maschile sulle donne e le discriminazioni culturali e sociali, in favore della libertà di decidere sulle proprie vite e corpi, la libertà dal ricatto della precarietà, la libertà di movimento e piena cittadinanza, l’autogestione di relazioni al di fuori della famiglia tradizionale.
Le statistiche sul drammatico fenomeno culturale e sociale non inquadrano completamente la violenza di genere in tutta la sua complessità, ma i dati, ancora sottostimati, sono inaccettabili per una nazione sviluppata e democratica come l’Italia. Una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza di un uomo, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale, ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età.
Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri. 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. Meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale, la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni, un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità. La cronaca quotidiana degli episodi di violenza dovrebbe far sempre riferimento al fenomeno da sempre strutturale, che oggi alimenta anche una violenza minorile nelle sue varie forme!
Violenza strutturale e sistemica nelle relazioni interpersonali e nella vita sociale da parte dell’ amministrazione pubblica e nei tribunali: femminicidi, stupri, insulti e molestie per strada e sui posti di lavoro, violenza domestica e ricatto sui figli, permesso di soggiorno condizionato al matrimonio, esami infiniti sulla genitorialità delle madri e figli affidati ai padri maltrattanti, discriminazione e violenza sulle disabili, ostacoli infiniti per accedere all’aborto, pratiche mediche e psichiatriche violente sui corpi e sulle vite delle donne, precarietà che diventa doppio carico di lavoro e salari dimezzati, welfare ormai inesistente che si scarica sul lavoro di cura gratuito e sfruttato, nell’impoverimento generale. Lo scenario diventa ancora più inquietante con i recenti disegni di legge, in particolare il Ddl Pillon ed il Ddl De Poli su separazione e affido dei figli. Altri temi forti dello sciopero sono il crescente razzismo e neoliberalismo che si allea al patriarcato, in particolare la legge Salvini su immigrazione e sicurezza.
Come aderire allo sciopero:
Iniziative a Orvieto:
sabato 9 marzo ore 17,30 Sala Consiliare sede del Comune
A testa alta 2019. Viaggio nel ‘900 delle donne. Una storia politica”, lettura di testi su immagini tratte dall’omonimo film documentario di Nella Condorelli, organizzato dai Lettori Portatili
sabato 16 marzo ore 17,30 Sala Unità d’Italia sede del Comune
“Può accadere di tutto se non siamo presenti”, concerto del Coro Vocinsieme della Casa delle Donne di Terni diretto da Anna Maria Civico e Lisa Maroni, organizzato da Il Filo di Eloisa
sabato 23 marzo ore 17,30 Caffè Montanucci, Corso Cavour 21
Presentazione del libro “Quando nascesti tu stella lucente” di Nadia Tarantini (L’Iguana Edizioni) con l’autrice ed Ornella Cioni, organizzato da II Filo di Eloisa