Dopo Antonio Concina, ora, anche il dott.Andrea Mazza, rinuncia alla propria candidatura a sindaco. Nella nota che segue, le motivazioni:
“Ho accettato l’offerta di candidarmi come Sindaco di Orvieto all’interno di un progetto civico. Penso che la nostra città abbia la necessità di una svolta fatta da professionalità che si mettono al servizio del bene comune. Servono idee, impegno, passione . Dal momento che avevo dato quella disponibilità a candidarmi ho visto intorno a me tante donne e uomini disponibili a spendersi personalmente, mettendo a disposizione di Orvieto le loro storie, il loro lavoro, il loro impegno.
Di fronte ad una decrescita demografica, ad un tessuto imprenditoriale in crisi, a scarse possibilità di lavoro per i nostri giovani, alla diminuzione del nostro ruolo politico in Umbria, ad una sanità relegata ad un ruolo di gregario, ad una medicina territoriale ridotta ai minimi termini, a questioni ambientali non risolte, ad un sistema agroalimentare che merita piu attenzione, ad un sistema turistico e di accoglienza limitati, ad una povertà crescente, servono progetti che mettano insieme culture e appartenenze diverse, guidate essenzialmente da un obiettivo di ampio orizzonte che torni a porre al centro gli interessi della nostra comunità. La mia idea di politica era quella di dire basta agli scontri politici tra bande, no all’acrimonia di un fronte politico fatto di rivincite personali che non servono al bene comune.
Intorno a questo progetto abbiamo creato attenzione e ho visto nascere un crescente consenso, nonostante mi si siano stati mossi due appunti: il primo di non avere esperienza amministrativa e quindi di non essere tagliato per il mestiere (io direi la missione) di Sindaco; il secondo come potevo fare il Sindaco senza sacrificare la professione. Oltre a questi giusti e per certi versi comprensibili dubbi esposti nella discussione politica, dal momento della mia disponibilità alla candidatura, sono però comparse illazioni, anche a mezzo stampa, di mie presunte responsabilità in campo sanitario.
Questo anche se in quel caso, come tutti sanno, non è stata rilevata alcuna responsabilità a mio carico. Ma questo , chi lo ha diffuso, si è riservato bene dal dirlo. Preferisco citare, di fronte a questa squallida campagna, la tanta solidarietà ricevuta e i tanti ringraziamenti che quotidianamente mi arrivano dalle persone che “curo”. E’ giusto far sapere che questa “macchina del fango” se colpisse solo me sarebbe sopportabile. Non lo è nel momento in cui tutto cio’ colpisce anche la mia famiglia. Per questo ho deciso di ritirare la mia candidatura a sindaco di Orvieto ed escludo altresi categoricamente qualsiasi altra forma di mio impegno in politica. Auguro il bene a chi si “contenderà” la guida della citta, ma soprattutto auguro ogni bene a tutti gli Orvietani che continuerò a servire con la mia professione” .